ROTARY |
dicembre 2012
52
Il popolare cantante reggae
contribuisce all’impegno del Rotary
D
avid Ziggy Marley aveva dodici anni
quando suo padre Bob è morto di
cancro alla pelle.
Era il 1981 e il famoso cantante aveva 36
anni. Del padre ha ereditato il talentomu-
sicale e la coscienza sociale, in memoria
di una delle ultime affermazioni di Bob, a
famiglia riunita: “il denaro non permette
di comprare la vita”. “Mio padre e mia
madre erano molto poveri all’inizio, ma
sono sempre stati molto attenti al pros-
simo”, afferma il cantante, fondatore
di un ente di beneficenza a favore dei
bambini in Jamaica e in altri paesi vicini.
“Quando i nostri vicini avevano bisogno
di un cucchiaio di zucchero o di un pezzo
di ghiaccio, venivano a casa nostra, e se
c’era, mio padre era molto felice di po-
terglielo dare. Io sono cresciuto in un
ambiente in cui erano forti di senso del
bisogno e la consapevolezza di dovere
aiutare gli altri. Mio padre non ha mai di-
menticato le proprie origini e lo stato del
suo popolo e del suo quartiere”. Il can-
tante, cinque volte vincitore del Grammy
Award ha scelto di contribuire con un
brano del suo nuovo album all’impegno
del Rotary International per l’eradica-
zione della poliomielite, entrando così a
far parte di quella schiera di personaggi
pubblici che si sono schierati nella lotta,
mettendo la propria immagine al servi-
zio della campagna mondiale. Da Bill e
Melinda Gates, agli sportivi come il golfi-
sta professionista Jack Nicklaus e il cal-
ciatore Totti, passando per attori come
Jackie Chan e Maria Grazia Cucinotta,
musicisti del calibrdo di Angèlique Kidjo
e Itzhak Perlman, sono ormai numerosi
i volti che animano la comunicazione
di sensibilizzazione al tema della polio.
“Se ho la possibilità di aiutare qualcuno
grazie alle mie capacità, o alla mia fama,
voglio poterne approfittare, a tutto van-
taggio di chi si trova nella condizione di
bisogno” afferma Marley. “Quando ero
piccolo, rivoluzione significava cambia-
mento sociale, manifestazione pubblica
di piazza, ma nonostante tanti tentativi,
i cambiamenti sono avvenuti in tempi
lenti e mai come desiderato dai manife-
stanti. Oggi la rivoluzione sta in ognuno
di noi, è un processo più intimo che ar-
riva a cambiare le persone davvero, e di
conseguenza a produrre effetti positivi
sulla società. Si tratta di un percorso
importante”. Il Board Director Carol
Pandak ricorda come il Rotary abbia in-
dividuato Marley tra i volti noti da coin-
volgere nella campagna End Polio Now,
proprio in ragione del suo impegno per
i bambini, attraverso URGE, l’organiz-
zazione non profit che come accennato,
si occupa dei bambini in difficoltà tra
Jamaica, Etiopia e altre nazioni in via di
sviluppo, provvedendo alla costruzione
David Ziggy
un nuovo volto per
END POLIO NOW
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