Page 61 - Rotary | Marzo 2013
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59 comitati interpaese
I NUMERI DEL GLOBAL PEACE FORUM
GLOBAL PEACE FORUM
Nel 2012-2013, il Rotary International condurrà tre Fo-
rum sulla pace mondiale. Ogni forum avrà un programma
di due-tre giorni per coinvolgere e ispirare i Rotariani ed
i leader comunitari a promuovere il tema del Presidente
Tanaka, La pace attraverso il servizio. (video clip promo-
zionale:
#
) La località, il
tema e la data di ogni forum sono elencati qui di seguito,
a titolo di riferimento, insieme ai siti web dove si possono
trovare maggiori dettagli:
Berlino, Germania - Pace senza frontiere
30 novembre - 2 dicembre 2012
/
Honolulu, Hawaii, USA - Il sentiero verde verso la pace
25-27 gennaio 2013
/
Hiroshima, Giappone - La pace comincia con te
17-18 maggio 2013
/
A Berlino, 1800 i partecipanti provenienti da più di
46 Paesi del mondo. 700 invece le presenze registrate
nell’intera giornata dedicata ai Comitati InterPaese: 12 le
riunioni dei CIP che hanno scelto di far svolgere qui la loro
riunione annuale, 3 i workshop che hanno visto impegnati
molti Senior Leader del Rotary e Rotariani nella discus-
sione di temi e nel confronto di soluzioni su questioni
ingombranti come quello dei rapporti tra Rotary di Paesi
in conflitto tra di loro, del coinvolgimento dei giovani del
turbolento Mediterraneo, dei rapporti tra Paesi del centro
Europa e quelli delle nascenti democrazie dell’Est. Ampio
spazio per gli interventi dei presenti, in un botta e risposta
serrato e senza concessioni. Documentazione video web
sul Rotary Peace Forum di Berlino:
Holger Knaack:
Ed Futa:
John Hewko:
Bruce Aylward:
GianniJandolo:
Peace builders:
Il primo Comitato InterPaese:
/
watch?v=tajj9Gu_00A
la funzionalità e il senso di un RYLA per il Mediterraneo, che
a buon titolo si inserisce nel progetto pilota della Mediterra-
nean Peace Initiative. Infine un ultima annotazione riguarda
il profondo interesse mostrato dai Paesi dei Balcani verso il
ruolo dei Comitati InterPaese unito ad una “sana” domanda
di collaborazione che svela una positiva e crescente dispo-
nibilità alla specializzazione, alla focalizzazione, all’ambi-
ziosità dei programmi sia pure con i limiti della sostenibilità
degli stessi, con una progressiva accettazione del fatto che
operare da soli sia ormai perdente e che il futuro del Rotary
è e risiede, non solo all’interno, nella sinergia con altri che
condividono i nostri progetti. Tenendo conto che non basta
sentire le cose nelle stesso modo per anticipare il futuro
ed avere successo. Il profilo di questa edizione berlinese
dei Global Peace Forum (affidati dal Presidente Tanaka alla
responsabilità ed alla mente organizzativa del Past Presi-
dente Internazionale Luis Vicente Giay) è stato diverso dalle
usuali opportunità rotariane di incontro e di confronto e ha
messo in luce quali possano essere alcuni elementi per una
buona ricetta, per un grande successo, non solo in termini,
indubbi, di partecipazione, messa insieme dallo stesso Giay
e dal Direttore al Board Eletto, Holger Knaack: concretezza,
molteplicità degli esempi, il privilegiare l’azione e la politica
del fare piuttosto che quella del dissertare, lo sguardo teso
al futuro, prontezza nell’affrontarlo con soluzioni pratiche
offerte alla valutazione di altri Rotariani, alla possibilità
di imitazione e, adesione, capacità di trattare argomenti
difficili come quelli della costruzione delle ragioni di pace
oppure quello ardito per il Rotary, della libertà e della de-
mocrazia e di come favorirla senza sostituirci alle pubbliche
istituzioni. Questo si è toccato con mano non solo nelle ses-
sioni parallele ma anche nella “piazza” attrezzata proprio
per mostrare progetti, idee, opere funzionali all’idea di pace
che ci si è costruiti nel Rotary. Una “piazza”, un “market
place” non virtuale, adatto anche logisticamente all’intera-
zione. E questo è servito molto allo scopo dell’incontro che
come ricorda Luis Vicente Giay, nell’idea del Presidente
Tanaka doveva riguardare il futuro e non il passato e quindi
“la costruzione della Pace attraverso il servizio e non attra-
verso la storia”.
COMITATI INTERPAESE
