Page 59 - Rotary | Marzo 2013

57 comitati interpaese
COMITATI INTERPAESE
1° GLOBAL PEACE FORUM - BERLINO
Gianni Jandolo
Non poteva esserci città più iconica, più adatta, più moder-
na, più dinamica, più nobile e più graffiante per ospitare la
prima delle tre conferenze presidenziali dedicate alla pace.
Un programma cui il Presidente Internazionale ha inteso
affidare, per dispiegarlo, il senso dell’azione di questo anno
rotariano. Berlino quindi. Una città che ha buttato giù muri
di ogni tipo, determinata nel programmare il suo futuro,
desiderosa e pronta a includere e valorizzare le diversità,
in una terra orientata alla comprensione, non solo inter-
nazionale, che è divenuta nel tempo un esempio vivente
di positivi “lavori in corso”, un crogiolo di etnie, un espe-
rimento in continuo divenire per l’umanità. Un ambiente
ideale che accoglie le diversità, unito e legato da un comune
senso di ciò che sia, di ciò che faccia e di ciò che significhi
per ognuno dei convenuti, la parola “pace”. Nessun posto
migliore di Berlino perciò per i Comitati InterPaese per
ospitare la loro riunione speciale fulcro di questa due giorni
di lavoro dedicata alla Pace Senza Frontiere, tema del pros-
simo Congresso Internazionale. Nessun posto migliore per
guardare al passato per costruire il futuro. E il “passato”
dei Comitati InterPaese ha compiuto 60 anni, un po’ di più
del 50% della vita del Rotary. Da quei timidi incontri fatti
al confine tra Francia e Germania sono passati molti anni
e l’organizzazione si è sviluppata grandemente contando
oggi più di 250 Comitati in più di 28 Paesi del mondo e si
è impegnata a facilitare il superamento delle barriere ed a
costituire non un’intermediazione fuori tempo e fuori luogo,
ma un ulteriore, pratica, diretta strategia per costruire ragio-
ni di pace. Che tradotto, per uscire fuori dalle definizioni di
principio, significa poter utilizzare efficacemente le compe-
tenze, le inclinazioni, le passioni dei Rotariani per stimolare
altri Club alla conoscenza “tra” e “di” società lontane, alla
valorizzazione delle diversità, alla focalizzazione su temi
considerati prioritari dalle Comunità dei Paesi coinvolti in
questo tipo di relazioni. Berlino è stata un’opportunità per i
CIP che hanno dimostrato di avere la capacità e la finestra
di tempo per saper guardare al di là dei confini dei Paesi e
La pace
per costruire
il futuro