Rotary | Ottobre 2013 - page 55

Nel recente incontro di distretto del giugno 2013 ad Alghero
che vedeva in assemblea i Rotariani del Lazio e della Sarde-
gna, sono stati presentati i risultati di DREAM e, ancora una
volta, la volontà di singoli, club o distretti di sostenere una
parte del programma ci spinge a continuare in questa direzio-
ne. Nell’interrogarci sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio
e nel testimoniarci l’un l’altro gli sforzi che sono stati com-
piuti, senza nasconderci l’enorme cammino che dobbiamo
ancora compiere, ci si è incoraggiati a continuare a lavorare
per sradicare la povertà estrema, ridurre la mortalità infantile
e preservare la salute delle donne. Combattere l’AIDS è an-
che tutto questo.
DREAM è oggi una solida realtà: è diffuso in 10 paesi dell’A-
frica sub sahariana, cura 210.000 persone in 38 centri di
cura, ha garantito la nascita di 21.000 bambini sani da
madre HIV positiva.
Accanto a DREAM è sorto un servizio di telemedicina all’avan-
guardia che permette di effettuare teleconsulti specialistici
di tipo cardiologico e dermatologico. Gli elettrocardiogrammi
provenienti da centri sanitari africani vengono refertati da
professionisti italiani e questa rete che sta crescendo proprio
in questi mesi ha permesso di salvare e curare molte persone.
Si fonda Global Health Telemedicine Onlus, una costola del
programma DREAM che ha l’ambizione di moltiplicare le spe-
cialità per il teleconsulto che ha l’ambizione di includere in
poco tempo anche la radiologia, l’oftalmologia, la pediatria,
l’oculistica, la neurologia e altre branche mediche.
Oggi la tecnologia abbatte le distanze e i nuovi software ci
permettono di realizzare una nuova forma di cooperazione a
bassi costi e ad alti impatti.
DREAM è un sogno, ma è un sogno contagioso, collettivo.
La battaglia del Rotary per sconfiggere la Polio ha inciso
profondamente sulla storia clinica di una patologia che mie-
teva vittime innocenti. Una vittoria concreta che ha ridotto
l’incidenza della Polio del 99%, una vittoria nata dall’unione
di professionisti, di forze che hanno un progetto comune e
sognano un futuro diverso per il nostro mondo.
Analogamente DREAM è un sogno che abbiamo condiviso
con diversi club. Vorremmo rafforzare sempre più questa si-
nergia e questa comune convergenza di intenti, con modalità
differenti, con diverse realtà Rotariane.
Sentiamo di dover ringraziare il Rotary per quanto ha fatto
e quanto vorrà fare per sostenere il programma DREAM e
rafforzare i programmi di telemedicina con le aree più disa-
giate nel mondo. Crediamo che questa sinergia sia un modo
concreto per realizzare quel “partenariato mondiale dello
sviluppo” suggerito dagli obiettivi del millennio.
Vogliamo sognare un mondo migliore, meno ingiusto, e così,
ne siamo certi, costruiremo anche una nuova cultura: la
cultura dell’interesse, della solidarietà, della gratuità. Parole
che probabilmente non vanno più tanto di moda ma che forse
possono far cambiare la storia, sicurante donano la vita.
IL PROGRAMMA DREAM
55 il programma dream
cura narrato è
DREAM
della
Comunità di
Sant'Egidio
, quasi per dare la possibilità a
tanti di identificarsi, e viaggiare con l'autore
Il romanzo inizia in Mozambico, continua in
Tanzania e termina in Africania, paese sim-
bolico ma estremamente reale che permette
all’autore maggiore libertà nel racconto.
Un sottile humor, che talvolta prende la
forma di esplicite situazioni tragicomiche,
portano a sorridere, ridere, accanto a tanti
racconti più crudi ma ricchi di umanità e di
spunti di riflessioni.
“È un libro che mi ha appassionato e di-
vertito. È una concatenazione di piccoli
racconti, di piccoli gioielli incastonati l’uno
nell’altro che agganciano il lettore all’amo
del libro”.
Andrea Camilleri
I diritti d'autore sono interamente devoluti
allo sviluppo di nuovi servizi di telemedicina
per l’Africa rendendo così il lettore sosteni-
tore attivo progetto di cura.
Diversi lettori hanno dato spontaneamente
dei contributi economici che hanno dato vita
a Global Health Telemedicine, una onlus
che ha creato un nuovo sistema di teleme-
dicina con diversi centri di cura dell’Africa
sub sahariana.
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