Rotary | Ottobre 2013 - page 51

minatore attaccato al muro e sotto la scritta: dov’è il minato-
re? E’ scomparso per l’AIDS; un altro con una cattedra vuota
e la scritta: dov’è il maestro? E’ scomparso per l’AIDS, e così
via per il muratore, l’infermiere, il tassista, il contadino e una
decina di altre professioni.
In questo contesto nel marzo 2002 DREAM aprì il suo primo
centro di cura a Machava, nella periferia di Maputo.
In realtà, la scelta di essere fuori dalla città fu imposta
dall’alto: una decisione politica del Ministero della Salute
che guardava con un certo timore la nascita di un programma
sanitario così innovativo; il timore era creare aspettative che
poi non si sarebbero potute mantenere.
Oggi è noto che, anche se ancora non esiste alcuna terapia
che ci permetta di guarire definitivamente dall’AIDS, è possi-
bile convivere con questa malattia, come è possibile convive-
re con altre patologie croniche che, se non trattate, avrebbero
una prognosi infausta.
Fortunatamente in Italia e nei paesi occidentali questi farma-
ci ci sono. Ma in Africa, nel 2001, tale trattamento era dispo-
nibile solo in rare cliniche private e a prezzi assolutamente
proibitivi. Era quindi normale che, anche se il virus era lo
stesso, la malattia era la stessa, il tipo di cura – o non cura –
dipendeva più dalla geografia che dall’evidenza clinica.
Forse è anche per colpa di questa politica che ancora oggi
ogni anno in Africa, 5 milioni di nuove persone vengono
contagiate dall’ HIV e ne muoiono circa 3 milioni. E’ come se
ogni anno morisse tutta la popolazione di Roma e provincia.
DREAM nasce dal desiderio di fare qualcosa, magari di pic-
colo, ma di concreto per fermare questo genocidio di gente
innocente e per dimostrare che l’HIV si può combattere e non
solo subire. Si realizzò un moderno laboratorio di biologia
molecolare, alcuni tecnici di laboratorio vennero a formarsi
presso l’Ospedale Spallanzani di Roma, e a Maputo si orga-
nizzarono i primi corsi di formazione per medici e infermieri.
Dopo pochi mesi dall’apertura del primo centro di cura e
la somministrazione dei farmaci antiretrovirali, anche se i
pazienti erano appena un centinaio, si sperimentò la forza di
IL PROGRAMMA DREAM
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