Rivista Rotary | Gennaio / Febbraio 2015 - page 64

NOTIZIE ITALIA
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ROTARY
gennaio-febbraio 2015
Attività e servizio nei Distretti
docce, è munito di scaffalature adibite
a deposito vestiario per poter fornire
un ricambio in ogni caso di necessità.
A ogni bisognoso che usufruisce del
servizio doccia viene comunque fornito
un ricambio di calze e intimo oltre al
vestiario necessario.
La capacità massima è di 15 docce,
ma il massimo che si è riusciti a fare,
vincendo l’iniziale diffidenza per que-
sto servizio itinerante, è stato di 12
docce in una sera.
Tutti i Rotary club cittadini parteci-
pano all’iniziativa secondo le proprie
possibilità. Vengono organizzate rac-
colte di indumenti e di cibo, organiz-
zate raccolte di denaro per finanziare
l’attività, i ragazzi dei vari Rotaract
settimanalmente si occupano di tenere
in ordine il magazzino del vestiario. I
volontari cucinano e fanno il servizio di
ronda serale secondo turni prestabiliti.
Qualcuno passa di sera presso il luogo
d’incontro per lasciare frutta o altro.
Anche rotariani di altre aree, venuti a
conoscenza del progetto, partecipano
secondo le loro professionalità, chi for-
nendo acqua minerale o confezioni di
tonno o fusi di pollo. Tutti i partecipanti
si sentono coinvolti in qualcosa per cui
vale la pena spendere il proprio tempo.
Non mi pare corretto in questo resocon-
to fare nomi, tutti i partecipanti sanno
che non ci sono medagliette in palio
come d’altronde non c’è alcun obbligo.
Il servizio, prima esclusivamente utiliz-
zato da uomini, ora è anche utilizzato
da coppie di senzatetto che vivono per
strada o in luoghi precari senza possibi-
lità di utilizzo di acqua pulita.
Vengono forniti sapone, teli di carta usa
e getta, asciugacapelli e tutto il neces-
sario per una doccia confortevole
Il servizio è iniziato nel mese di settem-
bre con scarso entusiasmo da parte dei
clochard, cui era particolarmente rivol-
to. Natale, che vive usando due cani
come termocoperta, ci ha confessato di
non lavarsi da tre anni, ma rimanda di
settimana in settimana la sua doccia.
Lo stesso fa Mohamhed che vive da so-
lo in un camper ormai guasto. Qualcun
altro ci assicurava di lavarsi regolar-
mente presso dei centri di assistenza in
città, ma abbiamo spesso nutrito per-
plessità sulle loro affermazioni. In ogni
caso erano loro stessi che si sono dati
da fare per convincere altri riluttanti.
Oggi viaggiamo su una media di 8-10
docce a sera con utenti abituali che
ci aspettano per potersi lavare e che
ormai tengono al nostro servizio.
Una coppia di giovani, lei incinta di 5
mesi, ci aspetta sempre dentro lo stabi-
le diroccato in cui vivono e la notte del
31 dicembre, a Palermo c’era la neve,
ha protestato che avessimo portato solo
da mangiare e non pure il furgone per
le docce. Un gruppo di indiani, che dor-
me sotto i portici di una scuola, usufru-
isce sempre del servizio aiutando anche
un paraplegico che vive su una sedia a
rotelle a lavarsi. Lo stesso fa un gruppo
di ghanesi che, dopo un giorno di lavoro
precario, ha la possibilità di lavarsi.
Col nostro servizio risolviamo tutti i loro
problemi? Certamente no e ne siamo
coscienti, ma siamo convinti che con-
tribuiamo a farli sentire meno soli e ad
alzare di un pelo la qualità della loro
vita per strada. Quel che di ritorno rice-
viamo è tanto, compresa la soddisfazio-
ne di sentirci utili alla nostra comunità
e quando di ritorno riceviamo un grazie
o una esclamazione tipo “che Allah vi
benedica”, il nostro cuore si riempie
di amore e ci spinge a continuare nel
nostro servizio.
G
aetano
L
o
C
icero
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