Rivista Rotary | Giugno 2015 - page 19

Questo è il paradiso. Dopo un viaggio
vertiginoso fino a 1500 metri di quota,
sfiorando risaie, miniere di minerali
preziosi, radure con elefanti a spasso,
una fragorosa cascata, e scendendo
poi lungo una mulattiera, siamo arrivati
alla piantagione di tè della famiglia
Ravindran. Le pareti rocciose sono rico-
perte da rigogliose piante di tè. Siamo
ai confini del mondo, sopra le nuvole, la
materializzazione di una scena da film.
La tenuta, chiamata Kelburne, si trova
a poche miglia dai campi dove Thomas
Lipton - sì, quel famoso Lipton - ha
creato le piantagioni di tè di Ceylon.
Ravindran spesso porta i suoi visitatori
alla prima fabbrica di tè di Lipton, un
lungo edificio bianco con nastri tra-
sportatori, asciugatrici e ventilatori.
Il nonno materno di Ravindran ha col-
tivato il tè a Kelburne negli anni '50;
è stato uno dei primi residenti dello
Sri Lanka ad acquistare i terreni dai
proprietari britannici delle piantagioni
della regione. Dopo essersi laureato
al Loyola College di Chennai, India, in
Economia e Commercio, Ravi è ritorna-
to per imparare a gestire l'azienda.
Le sue lunghe giornate lavorative ini-
ziavano alle 5:30 del mattino, con l'as-
segnazione delle varie mansioni, perlu-
strazione dei campi a piedi e fermate
presso la fabbrica. Quest'esperienza lo
ha sensibilizzato sul duro lavoro e su
come trattare tutti con gentilezza. "Ave-
vo allacciato uno stretto rapporto con i
lavoratori dell'azienda e m'interessavo
alla loro vita personale, aiutandoli a tro-
vare modi in cui integrare il loro reddito
e permettersi un migliore alloggio", ci
racconta Ravi.
Ravindran e la sua famiglia pensavano
che la sua vita sarebbe ruotata intorno
alla coltivazione del tè nella loro tenuta
e più tardi nella sede aziendale. Ma nel
1972, il nuovo governo socialista dello
Sri Lanka aveva promulgato riforme
agrarie che prevedevano la naziona-
lizzazione delle piantagioni di tè. In
seguito al nuovo sistema, la proprietà
terriera della sua famiglia venne ridotta
da migliaia di ettari ad appena 50 e
ben presto Ravindran si era ritrovato
senza un lavoro.
Dopo essersi trasferito nella capitale
del Paese, Colombo, Ravi cominciò
a lavorare nella tipografia della sua
famiglia, che produceva anche stam-
pe e registri per le piantagioni di tè.
Pensando al futuro, Ravindran sapeva
che il tè dello Sri Lanka veniva spedito
all'ingrosso e confezionato altrove per
i mercati in Europa, Australia e Stati
Uniti. Secondo Ravindran, le confezio-
ni del té prodotte dalle aziende locali
ne avrebbe ridotto il costo finale.
Da quest'idea nacque una nuova azien-
da di confezionamento di tè di alta qua-
lità, inclusi tagliandi, bustine e scatole.
19 incontri
INCONTRI
Immagine di apertura del servizio:
Il nonno di
Ravindran ha comprato delle coltivazioni di tè
intorno al 1950, e una parte di quei terreni è
tuttora della famiglia.
Pagina precedente:
Prima ancora della fine
della guerra civile, lo sviluppo del settore
costruttivo era in grossa espansione a
Colombo. Il Paese ha la crescita economica
più alta del sud est asiatico.
In questa pagina, a sinistra:
Ravindran
partecipa attivamente a una conviviale del
Rotary Club Colombo.
In questa pagina, a destra:
Dopo un anno
ricco si soddisfazione come presidente di
Club, nel 1987-88, Ravindran passa la mano
al suo successore e amico Ruzly Hussain (al
centro). Il terzo da sinistra è l'attuale primo
ministro dello Sri Lanka: R. Wickremesinghe.
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