Ancora oggi, dopo tanti anni di volon-
        
        
          tariato e di incontri, a Ravindran piace
        
        
          incontrare persone provenienti da tutto
        
        
          il mondo e passare tutta la serata a
        
        
          chiacchierare. "Il suo senso di diverti-
        
        
          mento fa parte del suo DNA", dichiara
        
        
          Abbas Esufally, un suo caro amico.
        
        
          Dopo il trasferimento a Colombo, Ra-
        
        
          vindran si è affiliato al suo attuale club,
        
        
          cominciando ad assumere vari ruoli di
        
        
          leadership. Per Esufally, il Rotary era
        
        
          soltanto una delle decine di attività non
        
        
          lavorative, ma per Ravindran era una
        
        
          passione. "Lui era concentrato comple-
        
        
          tamente sul Rotary, sull'amicizia e ser-
        
        
          vizio alla comunità", continua Esufally.
        
        
          Nel 1983 era scoppiata la guerra tra
        
        
          le forze di sicurezza dello Sri Lanka e
        
        
          le Tigri della Liberazione del Tamil Ee-
        
        
          lam, un gruppo di militanti ribelli che
        
        
          volevano creare uno Stato separato nel
        
        
          nord-est del Paese. Nel corso di oltre
        
        
          venticinque anni di conflitto prima del-
        
        
          la fine della guerra nel maggio 2009,
        
        
          oltre 100.000 persone hanno perso la
        
        
          vita e centinaia di migliaia di persone
        
        
          sono fuggite. Al 2014, 90.000 persone
        
        
          non erano ancora tornate a casa.
        
        
          Il conflitto aveva le sue radici nelle
        
        
          tensioni tra la maggioranza singalese
        
        
          e la minoranza tamil. Ma nel Rotary, i
        
        
          gruppi etnici non avevano importanza.
        
        
          Sebbene la maggior parte dei soci pro-
        
        
          venisse dalla popolazione singalese, i
        
        
          club dello Sri Lanka hanno eletto come
        
        
          loro leader membri delle comunità sin-
        
        
          galesi, tamil e comunità musulmane,
        
        
          tra cui Ravindran che è tamil. "Nel
        
        
          Rotary, non c'era posto per la discrimi-
        
        
          nazione a causa di differenze di credo,
        
        
          razza e lingua. Tutti erano cittadini del-
        
        
          lo Sri Lanka e avevano scelto i migliori
        
        
          leader disponibili", ha spiegato Ravin-
        
        
          dran. "Ci chiedevamo come mai il resto
        
        
          del Paese non agisse come i rotariani".
        
        
          Secondo i colleghi del suo club, Ra-
        
        
          vindran ha elevati standard etici e si
        
        
          aspetta che anche altre persone li ri-
        
        
          spettano – e lo fanno. "Lui ama ripetere
        
        
          la frase: Non dirmi perché non puoi
        
        
          farlo", spiega Derek de Wijeyeratne, e
        
        
          Ruzly Hussain aggiunge: "Ravi riesce a
        
        
          convincere tutti ad avere gli stessi so-
        
        
          gni e visione che ha lui. Quando parla
        
        
          di successi, non usa la prima persona
        
        
          singolare, bensì dichiara: noi l'abbiamo
        
        
          fatto insieme ".
        
        
          Se Ravindran ha dei rimpianti per esse-
        
        
          re diventato presidente del Rotary, que-
        
        
          sti sono visibili mentre culla fra le sue
        
        
          braccia la sua prima nipotina Raika,
        
        
          nata lo scorso ottobre. Dovendo vivere a
        
        
          Evanston, il presidente Ravindran non
        
        
          potrà godersi tanti momenti simili (Ra-
        
        
          vindran e Vanathy, il loro figlio Krishna,
        
        
          sua moglie Neesha e la piccola Raika
        
        
          abitano nella stessa casa, mentre Pra-
        
        
          shanthi e suo marito, Nicolas Mathier,
        
        
          vivono a Singapore).
        
        
          
            Fotografie in basso:
          
        
        
          Ravindran scherza con Krishna nella sua Austin
        
        
          del 1920, e con sua figlia a colazione. “Ama giocare e far ridere.
        
        
          In gioventù era sempre il primo a fare scherzi”, racconta Abbas
        
        
          Esufally, un amico stretto di Ravindran, nonché capitano d’impresa.
        
        
          
            Pagina successiva:
          
        
        
          Ravindran nella sua casa a Colombo.
        
        
          
            Pagine precedenti:
          
        
        
          Ravindran e Vanathy camminano attraverso
        
        
          i campi di tè del Kelburne, pronti per la potatura.
        
        
          I due si conobbero a Madras (ora Chennai) ai tempi del
        
        
          college. “Spiccava per la sua bontà. Questo è quello che mi
        
        
          ha attirato subito di lui”, racconta Vanathy.
        
        
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          ROTARY
        
        
          luglio/agosto 2015
        
        
          
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