Rivista Rotary | Ottobre 2015 - page 17

17 EndPolioNow
ENDPOLIONOW
LE STORIE
Combatto la polio per ragioni personali
La prima volta che ne ho sentito parlare ero una bambina che
viveva in Brasile. All’epoca, il governo era impegnato a pro-
muovere le campagne di vaccinazioni che hanno permesso
al Brasile di diventare un Paese libero dalla polio nel 1989.
Sono stata fortunata. Non ho alcun ricordo di bambini o
adulti colpiti da questa malattia. Ricordo invece un cartone
animato ispirato al vaccino antipolio (“Zé Gotinha”, ossia il
Signor Goccia) che ha riscosso grande successo nel diffonde-
re la consapevolezza sull’importanza delle immunizzazioni.
Oggi, la vaccinazione fa parte della medicina di routine nel
mio Paese. Le madri portano premurosamente i loro figli dal
dottore per farli vaccinarli senza rendersi conto davvero quan-
to sia terribile questa malattia, dato che non hanno visto mai
in prima persona un caso negli ultimi due decenni.
La mia seconda esperienza personale con la polio risale a
cinque anni fa quando ho cominciato a lavorare per il Rotary
International. Ero orgogliosa di poter mettere a buon uso le
mie capacità comunicative per aiutare a promuovere le buone
opere di quest’organizzazione no-profit che fa leva su una
rete globale di volontari. Il mio impegno a favore della cam-
pagna End Polio Now è stato sempre appagante.
All’inizio di aprile mi sono recata in India in compagnia
della supermodella Isabeli Fontana, la nostra ambasciatrice
dell’iniziativa “Basta così poco”, per una campagna d’immu-
nizzazione sul posto. Avendo l’India ottenuto di recente la
Gabriela Klein, impegnata in una delle giornate di immunizzazione in India.
Moradabar, Uttar Pradesh, India. I rotariani distribuiscono gadget e scherzano con i bambini, durante le giornate di vaccinazione contro la polio.
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