A breve, nei vari distretti, si procederà al completamento
della struttura organizzativa locale. Tranne che per alcuni,
che ricopriranno incarichi di preferenza, o di consuetudine
triennali, la durata “normale” nel ruolo assegnato rimane
quella breve dell’anno rotariano. Un periodo di tempo che
non sempre riesce a promuovere i cambiamenti necessari, né
a rinnovare gli strumenti attraverso cui realizzare gli obiettivi
del piano che abbiamo definito strategico.
In qualche caso le scelte mettono in luce un’inadeguatezza,
non solo a monte, del sistema di selezione e composizione
della squadra distrettuale, ma anche, oggettivamente, un’i-
nadeguatezza delle risorse stesse, una non-utilizzazione delle
esperienze e competenze professionali, una non-verifica che
gli incarichi siano ricoperti da persone in grado di motivare,
persuadere e insieme costruire. Che fare allora? Intanto
potrebbe essere una buona cosa avere criteri di scelta, farli
conoscere, adottarli e mantenerli al di là dell’anno rotariano,
in sinergia con chi ci ha preceduto e con chi seguirà, non
solo naturalmente a livello di club. Un esercizio, quello della
ricerca della sintonia e del consenso, non facile per molti.
Buona cosa potrebbe essere quella di non applicarsi, anche
inconsapevolmente, alla crescita scomposta della burocrazia,
semplificando i nostri generosi organigrammi e rendendoli
più concretamente e direttamente adeguati alle necessità.
Terzo suggerimento è quello di imitare, nei club e nei distretti,
il Rotary International, che accoglie sul sito web la possibilità
di segnalare la propria disponibilità per partecipare e contribui-
re alla vita del sodalizio: offriamo tempo, energie e competenze
professionali in aree di attività che siano meglio sintonizzate
con la storia, il profilo, le inclinazioni e le esperienze indivi-
duali. Questo renderebbe più facile forse il lavoro del distretto
che potrebbe adottare al tempo stesso processi di selezione più
trasparenti e più aperti al rinnovo dei “quadri” e permettere
scelte numericamente e qualitativamente più soddisfacenti.
Il nostro attuale Presidente Internazionale, Ravi Ravindran,
sottolinea come dai volontari ci si possa e ci si debba atten-
dere di più, e indica un cambiamento opportuno come quello,
sempre più diffuso e praticato, della definizione dei KPI (Indici
Chiave di Prestazioni) che permette di valutare periodicamente
e responsabilmente le azioni di ogni comparto, e l’attività di
LE RISORSE DEL ROTARY
per i club e i distretti, e i leader regionali
La struttura organizzativa del Rotary è complessa e sussidiaria: quali sono le risorse a disposizione?
RISORSE ROTARIANE
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ROTARY
gennaio/febbraio 2016