Rivista Rotary | Gennaio 2016 - page 72

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NNAGRAZIA
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RECO
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ICHELE
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ANCIA
FOCUS
Il progetto è un progetto umanitario, che parte con l’accoglien-
za della giovane in situazione di grave difficoltà, offre ascolto,
e consulenza psicologica, medica, pedagogica, assistenziale.
Fornisce nozioni di assistenza al neonato, di istruzione di ba-
se, di informazione territoriale e del mercato del lavoro, attiva
tutte le risorse possibili per la giovane, al fine di ottenerne
l’autoriscatto in modo tale che, in un tempo ragionevole, possa
trovare un lavoro e garantire la corretta sopravvivenza del suo
neonato.
“Apprendimiento a vivir” si incentra sul principio di dare e
ricevere: “dà” accoglienza, assistenza, formazione, consulen-
za; “riceve” diffusione delle buone pratiche, informazione,
promotori dei servizi, diffusione di conoscenze e principi, con
la realizzazione di una positiva pubblicità sulle iniziative e sul
centro, dove le giovani dovranno diventare parte attiva per il
prosieguo dell’attività in loco; obiettivo del progetto è superare
il tempo dell’intervento diretto per diventare un servizio per-
manente sul posto in modo autogestito.
Dove far nascere il servizio? È stato scelto il Perù: secondo
quanto riportato nell’ultimo rapporto dell’Unicef, la situazione
di puerpere adolescenti è sempre più frequente, è causato nel
90% dei casi da abuso sessuale contro le giovani donne e si
riscontra, soprattutto, nelle realtà suburbane, nelle periferie e
nelle nuove urbanizzazioni.
Nello specifico è già stata evidenziata una possibile colloca-
zione del Centro di ascolto in una struttura laica/religiosa del
Centro Peval, posta a Lima nel distretto di San Juan de Mi-
raflores, vicino al distretto di Santiago di Surco, caratterizzato
da una grande povertà, ma dalla volontà di riscattarsi. Già in
una fase preliminare di avviamento del progetto si attiverebbe-
ro processi positivi per garantire la salute materna e infantile,
l’alfabetizzazione e l’educazione di base, la prevenzione contro
la violenza verso le donne in genere e lo sviluppo economico
con effetti duraturi a beneficio degli utenti del servizio stesso
e della comunità. L’alfabetizzazione e l’educazione di base si
propone di formare una coscienza civile e adulta, per permet-
tere alle donne di portare a termine la gravidanza, accudire
con amore il proprio bambino, e seguire corsi di studio per ri-
solvere l’analfabetismo. In parallelo, con la formazione di per-
sonale socio-sanitario locale espressamente dedicato, le gio-
vani potranno imparare a provvedere a loro stesse e al proprio
neonato, mentre nel prosieguo del progetto potranno diventare
esse stesse operatrici-formatrici, elevando così il loro stato e
innescando un processo di crescita virtuoso per la comunità.
Il progetto si propone anche, in una fase successiva, di pro-
muovere lo sviluppo economico e comunitario tramite la
formazione e il coinvolgimento, per realizzare miglioramenti
economici duraturi a beneficio della comunità.
Il Rotary Genova Sud Ovest propone questo progetto a caratte-
re internazionale alla sensibilità dei Rotary Club del Distretto
2032, invitandoli a partecipare alla richiesta comune e condi-
visa di una sovvenzione globale.
Il progetto deve avere necessariamente una durata pluriennale
(due/tre anni), ha un impegno stimato di 200.000 euro e può
essere organizzato anche in fasi successive.
Le aree di attività sono: reperire in sito figure professionali e di
volontariato per l’alfabetizzazione e l’educazione delle ragazze
(assistenti socio-sanitari per le puerpere, assistenti socio-edu-
cativi per la formazione delle puerpere e delle giovani madri);
allestire, con l’aiuto delle strutture sociali locali (es. Università
di Lima, Centro Peval, ONG CPDIRC), il Centro di ascolto e di
accoglienza in cui organizzare l’accoglienza diurna/notturna,
la refezione, il gioco per i bambini, l’ amministrazione il tutto
dotato di un minimo indispensabile per il funzionamento;
pubblicizzare l’iniziativa sul territorio tramite i mezzi di comu-
nicazione; realizzare campagne di informazione ed eventi che
pubblicizzino l’iniziativa e spingano le giovani ad avvicinarsi
al Centro; formare le giovani all’assistenza dei neonati, all’as-
sistenza e all’educazione della prima infanzia; organizzare
corsi, tenuti da personale socio-sanitario, per istruire le giovani
all’assistenza igienico-sanitaria loro e dei neonati; appoggiarsi
a gruppi locali già attivi (ad es. Grupo de Alfabetización Santa
Clara), per la formazione all’educazione e all’istruzione nella
prima infanzia; assicurare alle assistite e agli assistenti il
sostegno psicologico, pedagogico, legale ed emozionale; so-
stegno legale per la salvaguardia della maternità, dei diritti dei
bambini e dei genitori.
Uniamo le forze a favore del fare e condividiamo il progetto!
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