Rivista Rotary | Gennaio 2016 - page 7

7 il Presidente RI
LETTERA DI FEBBRAIO
Le esperienze che contano maggiormente nella vita sono anche
le più brevi. Si concludono in un batter d’occhio - in pochi gior-
ni, poche ore, pochi istanti - e tuttavia illuminano il paesaggio
della memoria, continuando a far luce anche a distanza di anni.
Sono momenti in cui improvvisamente notiamo quello che non
avevamo mai notato prima, comprendiamo cose che ci erano
sfuggite, stabiliamo contatti inaspettati.
Quest’anno rotariano per me è stato diverso dagli anni prece-
denti. Ho viaggiato in tutto il mondo, ho attraversato paesi e
continenti; sono stato in luoghi che non avevo mai visitato prima
e sono tornato in posti che mi erano già familiari ma che mi
sono apparsi in un'ottica nuova, sotto la lente del Rotary.
Viaggiare per il Rotary comporta una diversa prospettiva e un
diverso livello di coinvolgimento, nella consapevolezza di far
parte di un qualcosa di ben più grande del singolo individuo.
Nel salire su un aereo o un treno, nel partire da casa la mattina
presto, al buio, per una terra sconosciuta, dove si è tuttavia con-
sapevoli che ad aspettarci non ci saranno degli estranei ma dei
rotariani con il loro grande senso di accoglienza. Ci aspetterà del
lavoro da fare, qualcosa da imparare e forse anche da insegnare.
Si stabiliscono così contatti, si instaurano legami d’amicizia, si
creano ricordi che dureranno tutta la vita.
Come viaggiatore, quest’anno sono stato accolto dai rotariani di
tutto il mondo. Vi invito a unirvi a me in questa mia esperienza
tra qualche mese, dal 28 maggio al 1° giugno: vorrei darvi il
benvenuto a Seul al 107° Congresso del RI.
I coreani hanno un vecchio detto: “Quando nasce qualcuno,
mandalo a Seul”. Seul è una città ricca di opportunità. Una
destinazione straordinaria, che si presenta con un misto di
tradizione e modernità, e una cultura impareggiabile. Vi invito
a Seul non solo per questo, ma anche per fare un’esperienza di
condivisione con gli altri rotariani.
Per qualche giorno vivrete anche voi il Rotary come l’ho vissuto
io, con la sua diversità e accoglienza e con il suo potenziale.
Sarete accolti come vecchi amici da persone che non avete mai
incontrato. Potrete scambiare idee anche senza parlare altre
lingue. Vi aggiornerete sugli straordinari successi del Rotary e
lascerete il congresso ispirati a fare ancora di più.
Prima che si concluda quest’anno rotariano vi invito a fare la
mia stessa esperienza: lasciare casa vostra, salire su un aereo e
partire per una terra che ancora non conoscete con il cuore e la
mente aperti, fiduciosi dell’accoglienza che vi offrirà il Rotary.
Unitevi a me e ai vostri amici rotariani nel connetterci con la
Corea e toccare il mondo.
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