Rivista Rotary | Giugno 2016 - page 53

In contrasto con la crisi odierna dei paesi arabi, i primi anni
dell’era islamica si fecero più luminosi rispetto al mondo
della cristianità. Quando arrivarono i musulmani a Damasco
nel VII secolo, provenienti dal deserto dell’Arabia, scopriro-
no un mondo a loro sconosciuto, ne rimasero meravigliati e
chiesero ai cristiani siriaci e bizantini di trasmettere le loro
conoscenze. Così, tutto ciò che era accessibile fu tradotto
dal greco al siriaco e dal siriaco all’arabo. Le scienze, la me-
dicina, l’astronomia, la filosofia, fiorirono a Damasco, poi a
Baghdad e infine in tutto il mondo islamico, tra il IX e il XII
secolo. Tutti i professori di filosofia e soprattutto di medicina
e delle scienze, fino al X secolo erano cristiani, formarono cri-
stiani, ebrei e musulmani che poi diventarono la maggioranza
nel XII secolo. Questo è il periodo d’oro per il mondo arabo
islamico, decantato oggi dai movimenti che rivendicano a sé
lo splendore dell’Islam quale soluzione a tutti i mali odierni
del mondo arabo.
Il Medioevo arabo portò molti frutti all’Occidente. Per fare un
piccolo esempio: Aristotele venne tradotto e commentato in
arabo da tutto un gruppo di cristiani nel IX secolo, poi passò
ai musulmani con Avicenna e Averroè che viveva in Spagna,
e passando anche a San Tommaso d’Aquino.
DECADENZA E LA CAMPAGNA DI NAPOLEONE
BONAPARTE
Con l’Impero Ottomano subentrò un periodo di decadenza si-
no al 1800 quando iniziò una nuova fioritura protrattasi fino
al 1950. Ho preso come esempio l’Egitto in quanto il paese
più rappresentativo del mondo arabo. Il governante di origine
macedone, meravigliato dal potere dei francesi, esercitò tutto
quanto gli fu possibile per convincere gli europei a installarsi
e creare imprese, centri culturali e scuole. Ne seguì una mas-
siva emigrazione di inglesi, francesi, italiani e greci, finendo
per controllare economia, industria e commercio, nonché
l’architettura e la pianificazione delle principali città egizia-
ne. A contatto con gli europei, gli abitanti dell’Egitto si resero
conto del divario esistente in tutti i campi: i giovani vennero
inviati a studiare in Europa, in quanto l’Occidente rappresen-
tava la modernità, le idee, la scienza, la medicina, la capa-
cità militare, dove la religione occupava un posto rilevante
nella società. La ragione per la quale oggi i fondamentalisti
musulmani rigettano tutto ciò che è occidentale è perché
identificano l’Occidente con la mancanza di principi, di nor-
me etiche e religiose, perché esse sono passate dall’ambito
pubblico a quello privato, e sono dunque poco visibili rispetto
agli anni passati.
Sul modello delle idee importate dall'Europa, i musulmani e i
cristiani si unirono per creare un nazionalismo laico arabo per
l'emancipazione dalle leggi medioevali alle quali essi erano
ancora soggetti. Il nazionalismo arabo era laico al fine di ag-
gregare nell'interesse comune tutte le comunità della popola-
zione; era costituzionalista e poneva l'accento sullo sviluppo
culturale, economico-industriale e sull'emancipazione della
donna. Questo ebbe una ripercussione sul modo di vivere e di
praticare l'Islam, il quale si stava evolvendo in modo diverso
dalla pratica popolare.
SECOLO XX - TRACOLLO E SMEMBRAMENTO
DELL’IMPERO OTTOMANO
Francia e Inghilterra (Sykes-Picot 1916) si accordarono per
la spartizione dell'Impero Ottomano, che si era disgregato al
termine della prima guerra mondiale. Subentrò in Turchia
uno stato laico con Ataturk. L’Egitto conquistò la sua indi-
pendenza e concesse il diritto di voto alle donne nel 1923,
ben prima del Regno Unito e dell’Italia. Gli ambienti religiosi
musulmani, allarmati dalla tendenza degli usi e costumi occi-
dentali, si unirono in un partito politico, i Fratelli Musulmani,
propinando il ritorno alle leggi coraniche.
Dopo la seconda guerra mondiale molti fattori allontanarono i
paesi arabi da quelli europei, con i quali si era instaurato un
legame preferenziale. Alcuni fattori:
1. La creazione dello stato d’Israele mise tutti gli stati arabi
sul piede di guerra, affrontando enormi spese militari
e assorbendo le loro energie per cercare di eliminare il
nuovo Stato;
2. La conquista delle indipendenze subentrate alla domi-
nazione turca e alle tutele della Francia e Gran Bretagna
provocò l’evacuazione volontaria o forzata di tutti gli ele-
menti europei;
53 opinioni
OPINIONI
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