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ROTARY

febbraio 2017

TESTIMONIANZE

Il mese rotariano di gennaio era dedicato all’azione profes-

sionale. Il Rotary, dopo 112 anni, che valore attribuisce alla

professionalità dei soci?

È uno dei valori su cui si basa la nostra appartenenza al soda-

lizio, e l’organizzazione per categorie professionali è una delle

peculiarità che ci distingue e che ci qualifica rispetto a tutte

le altre associazioni di servizio. P. Harris richiama all’utilizzo

della professionalità quale fondamentale strumento di servizio

a cui unisce responsabilità ed etica, affinché il nostro sia ve-

ramente un “servizio al di sopra di ogni interesse personale”.

La prova delle 4 domande rappresenta uno dei pilastri della fi-

losofia rotariana, e in particolare dell’azione professionale, ma

non rischia di essere troppo teorica e quindi poco applicabile

ai contesti professionali attuali?

Oggi i fatti confermano che i comportamenti etici costituisco-

no nel medio periodo un fattore di successo anche economico,

e i codici deontologici sono diventati un punto di riferimento

importante nella conduzione delle attività, anche se non sono

completamente sufficienti. Per noi rotariani l’etica dovrebbe

essere un tutt’uno col nostro essere uomini, e i nostri compor-

tamenti dovrebbero testimoniare l’identità caratterizzata da

etica, professione e Rotary.

La società odierna si muove in un quadro di complessità e di

cambiamento continuo e velocissimo. È sempre più difficile

incrociare la domanda con l’offerta, sintonizzare scuola e

lavoro. Il Rotary come pensa di contribuire alla costruzione di

un futuro sostenibile, soprattutto per i giovani?

Ai giovani è importante trasmettere la consapevolezza che non

esistono più occupazioni standard, stereotipate, garantite a vi-

ta, e devono essere preparati in ogni momento al cambiamen-

to, a rimettersi in discussione, a smontare e rimontare in mo-

do diverso ogni modello per reinventarsi ogni volta che potrà

servire. Un’ampia e solida base di conoscenza professionale è

importantissima a questo scopo, come altrettanto importante

è l’acquisizione di una forte maturità e di un profondo senso

di responsabilità a cui noi rotariani possiamo contribuire stan-

do loro molto vicini.

Il progetto Job Contact, ideato dal Distretto 2072, sembra

andare in questa direzione.

Connettere rotariani e rotaractiani nel complesso percorso

offerta-ricerca di lavoro è l’obiettivo di un progetto, che si

propone di creare un servizio utile e di facile utilizzo per valo-

rizzare le competenze e le professionalità dei soci nella piena

condivisione di principi e valori. I rotaractiani in cerca di op-

portunità di lavoro potranno beneficiare di uno spazio virtuale

dove saranno inseriti i loro curricula e messi a disposizione

dei rotariani in cerca di giovani menti, tramite una modalità di

ricerca semplice e veloce. Uno strumento per costruire ponti

di amicizia e di solidarietà e per aiutare i giovani ad affermarsi

con dignità nel mondo del lavoro.

Possiamo affermare che il lavoro è una delle leve della pace?

Ernesto Imbassahy de Mello, Presidente del Rotary Inter-

national nel 1975-1976, affermava che “conferire dignità

all’uomo sotto ogni aspetto, culturale, intellettuale, spiri-

tuale, professionale significa procedere a grandi passi verso

l’ambita meta di realizzare la comprensione fra gli uomini,

ossia verso la pace nel mondo”. Il Rotary ha dimostrato con-

cretamente il suo impegno a favore della pace, istituendo,

tramite la Fondazione, i centri rotariani di studi internaziona-

PROFESSIONALITÀ: STRUMENTODI PACE

Intervista a Franco Venturi

Governatore del Distretto 2072.

Il DG 2072 Franco Venturi