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IL ROTARY SUL TERRITORIO
gettazione, distribuzione, marketing e
design”. “Ci aspetta, come comunità
nazionale - ammonisce il presidente
di Esaote - un impegno enorme, se vo-
gliamo dare una prospettiva seria di
sviluppo e di lavoro per i nostri giova-
ni, nell’arco del decennio che è davanti
a noi.
Tutti siamo chiamati a uno sforzo co-
rale e consapevole. È un dovere civile
per gli imprenditori e per l’intera clas-
se dirigente di questo Paese. Oggi biso-
gna misurarsi con sfide globali, perché
siamo su nuove frontiere dell’innova-
zione”.
Castellano è un campione nel vincere
le sfide. Ha superato quella più perso-
nale e più difficile: imparando a convi-
vere con le conseguenze di un durissi-
mo attentato terroristico delle Brigate
Rosse. Appassionato mezzofondista,
da ragazzo macinava ogni giorno cin-
que chilometri di corsa. Dal dramma-
tico pomeriggio del 17 novembre 1977,
Castellano ha continuato a correre
con il genio della sua professionalità
imprenditoriale. In ospedale le più im-
portanti apparecchiature diagnostiche
erano straniere. “Allora - racconta - mi
chiesi: perché non le facciamo anche
noi?”.
Tra le sabbie mobili delle aziende del-
le Partecipazioni statali, in un’Ansaldo
scettica, in una Genova già ingrigita e
preoccupata dal progressivo smantel-
lamento dell’industria pesante, Castel-
lano gettò il seme di Esaote Biomedi-
ca. La prima assunzione è stata fatta
nell’81 (Fabrizio Landi, attuale ammi-
nistratore delegato) e il primo ordine
nel dicembre ’82. Oggi Esaote conta
1.400
dipendenti in Italia e nel mondo;
da oltre vent’anni chiude i bilanci in
attivo, investendo mediamente dall’8
al 10% in ricerca e sviluppo, attività in
cui è impegnato più del 20% dei dipen-
denti. Nel 2010 il fatturato del Gruppo
è stato di 330 milioni, di cui circa il 60%
realizzato sui mercati internazionali
e quasi 30 milioni di euro sono stati
destinati a ricerca e sviluppo. Esaote
produce 9 mila ecografi all’anno; nel
triennio 2008/2010, segnato dalla re-
cessione mondiale, ha registrato una
crescita di fatturato del 18%, di cui
oltre il 6,5% nel 2010. Esaote è andata
nello spazio, monitorando il sistema
cardiovascolare degli astronauti della
Nasa e solo negli ultimi dieci anni ha
depositato oltre 100 brevetti interna-
zionali.
A 75 anni compiuti a novembre sot-
to il segno zodiacale del Sagittario,
Carlo Castellano potrebbe benissimo
rinunciare a nuove sfide. Invece, con
l’energia di un ventenne, si è avventu-
rato - insieme a un team qualificato di
imprenditori e di investitori finanzia-
ri - nell’ambiziosa impresa al servizio
della comunità per realizzare il Parco
scientifico e tecnologico di Genova,
progettato per favorire la
cross fertili-
zation
tra aziende, università e centri
di ricerca.
Il traguardo temporale della nuova sfi-
da è il 2021, tra dieci anni. Castellano,
come presidente di Dixet, club di oltre
120
imprese tecnologiche della provin-
cia di Genova, e presidente di Genova
High Tech, disegna già il futuro per la
sua città. “Nella sua storia - spiega -
Genova è stata un incrocio privilegiato
tra vie di comunicazione, culture ed
esperienze diverse. Oggi è una straor-
dinaria piattaforma di valori tecnolo-
gici e logistici, arricchita da un gran-
de patrimonio di uomini, conoscenze
e imprese. In questo contesto è nata
l’Associazione Distretto Elettronica e
Tecnologie Avanzate - Club d’Imprese.
Dixet intende valorizzare il patrimonio
costituito dalle imprese ad alta tecno-
logia che già oggi operano nell’area
metropolitana di Genova e contribui-
re concretamente allo sviluppo di un
nuovo tessuto produttivo”.
È nel patrimonio di queste imprese che
affondano le radici del Parco destinato
a ospitare la Silicon Valley Italiana.
Sarà un parco aperto alla città, vivo 24
ore al giorno, dove coabiteranno scien-
za e tecnologia. “La presenza prevista
della facoltà di Ingegneria, del Cnr e
dell’Istituto italiano di tecnologia ren-
de unica questa iniziativa nel panora-
ma italiano.
Il carattere non soltanto tecnologico,
ma anche scientifico, con la presenza
di 5 mila studenti e oltre mille ricer-
catori, farà del Parco di Genova un
organismo in continua crescita ed evo-
luzione. Le nuove generazioni - si en-
tusiasma Castellano - porteranno idee
e innovazione continua nel tempo, i
centri di ricerca apriranno le reti in-
ternazionali. Le aziende che vi si inse-
dieranno troveranno un luogo di altis-
sima efficienza ed efficacia, oltre a una
visibilità nel settore tecnologico che
favorisce contatti con persone qualifi-
cate e strutture di ricerca di livello in-
ternazionale”. L’investimento previsto
è di un miliardo di euro, quando sarà
a regime nel parco saranno impegnate
ogni giorno oltre 12 mila persone in at-
tività di ricerca e di innovazione. Sono
numeri che fanno tremare i polsi. Sem-
bra molto più di una semplice sfida, ma
Castellano assicura che per lui “sfida
significa superare gli ostacoli, anda-
re avanti, andare oltre”. Il Professore
ama ricordare che Steve Jobs diceva:
We are not the navy, we are pirates”.
Non siamo la marina, siamo pirati”.
Q
Chi è Carlo Castellano
Presidente di Esaote, azienda leader dell’imaging diagnostico, costruita da zero e diventata in meno di
trent’anni multinazionale in oltre 60 paesi, tra le prime 10 del settore in tutto il mondo.
Cavaliere del lavoro, consigliere superiore di Banca d’Italia, già Professore associato alla facoltà di Eco-
nomia e Commercio di Genova, Castellano ha lavorato all’Ufficio Studi di Pirelli e di Mediobanca; è stato
dirigente-direttore in Italsider, Italimpianti e Ansaldo. Relatore all’Assemblea del Distretto 2030 con l’in-
tervento su i giovani e le pro- spettive economiche del Nord Ovest.
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