ROTARY |
novembre 2011
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L’esito delle riunioni dei gruppi di discussione ha
generato una interessantissima sessione di doman-
de e risposte con il Presidente e con il Segretario
Generale.
Nella pagina a fianco: il Presidente e il Segretario
Generale rispondono alle domande formulate dai
Rotary Zone Coordinator, osservatori dei cinque
gruppi di discussione - uno per lingua - riunitisi nel
corso del pomeriggio di sabato 15 ottobre.
Sopra: gli osservatori durante la sesta sessione ple-
naria.
singoli soci, piuttosto che definire il loro
valore rotariano meramente in ragione
delle percentuali di presenza alle riunio-
ni di Club. Per quanto riguarda i rapporti
con il settore profit e dei privati, sia John
Hewko che Elio Cerini sono intervenuti
in merito alla necessaria catalizzazione
della responsabilità sociale delle impre-
se sulle attività rotariane e all’imposta-
zione di progetti che coinvolgano gran-
di numeri di privati, attivando quindi la
cooperazione di massa. Anche i singoli
Club devono attivarsi localmente per la
selezione di sostegni alla loro progettua-
lità. Sull’amministrazione di selezione e
rapporti, Hewko si è detto disposto a ela-
borare e fornire un manuale di best-prac-
tices per mettere in chiaro la situazione:
Kalyan Banerjee e Elio Cerini hanno de-
finito il territorio inesplorato e pertanto
considerato la necessità di procedere an-
che valutando le risorse disponibili cer-
cando di adattarle agli input che vengono
dalla base rotariana. Sempre Elio Cerini
ha poi fatto più esplicito riferimento alla
governante rotariana, in riferimento alle
best-practices, riportando alla platea la
notizia della richiesta di una revisione
del manuale di procedura che distingua
tra politica e procedura, per creare una
chiara relazione tra l’implementazione
della prima e l’applicazione e la condu-
zione locale delle procedure. Tutto nel
segno della semplificazione, in un dise-
gno in cui sia il Segretario Generale a
coordinare prospettive internazionali,
grandi interventi e necessità di sviluppo
progettuale anche locale. In questo sen-
so è di fondamentale importanza
Rotary
Club Central
per aiutare i Club a elabora-
re una pianificazione strategica che pos-
sa includere anche una valutazione del
nostro operato in tutto il
mondo
.
Sulla
Comunicazione e l’immagine pubbli-
ca
alle domande su cosa sia stato fatto
per migliorarle, sul finanziamento di una
campagna internazionale e sui feedback
esterni di percezione dei nostri progetti,
il Presidente ha comunicato lo stanzia-
mento delle risorse necessarie, la col-
laborazione con una multinazionale del
settore in grado di soddisfare la neces-
sità del Rotary di sviluppare campagne
rispettose e qualificanti la valorizzazione
delle identità culturali delle grandi aree
rotariane. Cerini ha sostenuto la neces-
sità di affidare ai Distretti budget per la
gestione delle relazioni pubbliche loca-
li; Knyff ha evidenziato la necessità di
chiarire all’esterno la mission rotariana
e la sua natura; Hewko, infine, ha detto
che è necessario trovare l’intersezione
sulla quale poter insistere, tra globalità e
località per capire cosa e come, e dove
comunicare. In questo senso ha espres-
so apprezzamento per il network di co-
municazione interna, tra web e riviste
regionali, con un espresso riferimento
di gradimento della rivista italiana Ro-
tary; proprio con il sistema attuale sarà
valutato presto un miglioramento del
coordinamento per mantenere l’identità
delle riviste nel contesto delle strategie
generali rotariane.
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