Rivista Rotary | Gennaio - Febbraio 2014 - page 55

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dall’affermazione della centralità della persona. Lavorare,
dunque, assieme alla ricerca di una nuova etica sociale, in
grado di farci dialogare, restituirci fiducia, entusiasmo, voglia
di partecipare e di sognare, di progettare spazi nuovi di lega-
lità, cittadinanza, di pluralismo, di giustizia sociale, secondo
una scala di valori e di possibilità coerenti con i nostri ideali
rotariani. Ci sentiamo continuamente ripetere che viviamo
in una stagione dal “pensare debole”, dove primeggiano la
fruizione dell’immediato, la riduzione soggettivistica delle
verità, l’ingannevole effimero, il rattrappimento dell’idealità,
l’abdicazione alla progettualità, la dittatura del presente, il
trionfo dell’istantaneo, il relativismo senza inquietudini, ma
è proprio in questa realtà che può venirci in soccorso il porta-
to etico, la scelta morale dell’impegno rotariano, i suoi valori
fondanti, il servizio, l’amicizia, la diversità, l’integrità, la lea-
dership. Significativo, a tal proposito il motto del Presidente
Internazionale: ”Engage Rotary change lives”.
Servizio: una parola chiave della storia del Rotary. Come è
possibile declinarla nella società contemporanea?
Pensiamo al servizio come a un atteggiamento non univoco,
non unidirezionale, pensiamo al servizio in un contesto in cui
maturano molti atteggiamenti, in cui sviluppiamo un ulteriore
senso dell’orientamento che ci permette di guadagnare, di
volta in volta, la direzione giusta. Il servizio è ritrovare se
stessi, ha una spiccata struttura personale, in quanto chiama
direttamente in causa l’uomo con le sue doti di disponibilità,
capacità di ascolto, generosità, attenzione: “Servire al di so-
pra di ogni interesse personale”.
Pensiamo all’amicizia rotariana, ovvero a quella comunanza
di intenti e idealità tra i rotariani che è fondamento di at-
tività ed azioni condivise per migliorare la vita delle nostre
comunità, quelle locali e quelle internazionali. Pensiamo al
Rotary come “International”, impegnato nel confronto quoti-
diano con realtà e nature diverse, costretto a gestire priorità
Maria Rita Acciardi, architetto, guida il
Distretto 2100. Una fetta importante
del Mezzogiorno. Per lei il ragionamento
assume le coordinate tracciate su un
tavolo da disegno, matita e riga come
ai tempi della sua formazione, mouse
e computer dell’età contemporanea. È
un’autorevole testimone di prima linea
dell’azione Rotary in Italia.
MARIA RITA ACCIARDI
2100
Campania
Calabria
Territorio di Lauria
1...,45,46,47,48,49,50,51,52,53,54 56,57,58,59,60,61,62,63,64,65,...70
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