Rivista Rotary | Gennaio - Febbraio 2014 - page 59

Attività e servizio nei Distretti
D. 2031
Il Distretto ha
tenuto a battesimo
il CIP Italia-Francia
DI
G
IANLUIGI
D
E
M
ARCHI
La presentazione ufficiale del CIP Ita-
lia-Francia (il Comitato Interpaese –
nella sigla inglese ufficiale, ICC – che
raggruppa distretti, club e soci dei Ro-
tary italiani e francesi) è avvenuta a
Santa Vittoria d’Alba (Cuneo), sabato
23 novembre. Presenti parecchie deci-
ne di soci provenienti dal Piemonte, dal
Veneto, dalla Francia e da Montecarlo,
a testimonianza dell’interesse verso il
nuovo organismo.
I CIP perseguono una strategia per
aiutare a costruire e sviluppare la pa-
ce, stimolando al meglio l’avvicina-
mento tra due paesi - nonostante le
loro differenze, nelle abitudini, nella
storia, nella politica, nella religione o
nello sviluppo economico.
L’incontro è stato organizzato dal Presi-
dente del Comitato Italia/Francia Patri-
ck Trucco, con Stefano Richaud e Mar-
zia Coppola (soci del Rotaract e membri
del CIP) e da Catherine Strumia.
Trucco ha fatto gli onori di casa, presen-
tando gli obiettivi del CIP e i suoi pro-
getti iniziali. Ha dato lettura del mes-
saggio inviato da Gianni Jandolo (Chair
of Executive Council 2012-14 dell’ICC,
il coordinamento dei vari comitati a
livello europeo), la parola è passata ai
protagonisti dell’incontro. Il Past Go-
vernor Antonio Strumia (Segretario del
Council dell’ICC), ha illustrato la storia
dei CIP, rilevandone in particolare l’im-
pegno per la pace nel mondo, testimo-
niato dal fatto che il primo comitato fu
costituito da Francia e Germania, fiere
avversarie in due guerre mondiali. Oggi
operano 250 CIP nel mondo, di cui 20
in Italia.
Michel Bailly, Presidente del Comita-
to Francia-Italia, che guida il CIP dal
versante francese, ha ricordato la sua
esperienza ventennale nella coopera-
zione italo-francese nell’ambito del pro-
getto del tunnel del Fréjus, durante la
quale ha potuto concretamente verifi-
care l’importanza della cooperazione
internazionale e l’ottima qualità delle
relazioni tra i due paesi.
L’intervento di Giovanni Arolfo (Sindaco
di Pragelato) si è concentrato sul si-
gnificato e l’importanza delle relazioni
transfrontaliere per creare migliori con-
dizioni di lavoro nei paesi di frontiera.
Ha ricordato la storia della Repubblica
dell’Escarton (territorio composto di
aree francesi ed italiane a cavallo delle
Alpi) che per 4 secoli, a partire dal
1300, è stato un eccellente esempio di
cooperazione tra popoli diversi.
Il Past Governor Gianni Montalenti si è
concentrato sull’azione professionale,
portando l’esempio palpitante dei risul-
tati ottenuti nella lotta alla talassemia
in Marocco, realizzata dal Rotary in
collaborazione col governo locale.
Régis Alard ha assicurato l’appoggio
che sarà dato dai club francesi al pro-
getto talassemia, puntando ad ampliare
l’intervento anche negli altri paesi del
Maghreb e dell’Africa francofona.
Cristina Giacoma (segretaria del CIP
Italia/Francia) ha illustrato il progetto
d’intervento in Madagascar, a difesa
della biodiversità di quello straordinario
ambiente, oggi in pericolo. L’azione si
svilupperà su tre direttrici strategiche:
igiene, istruzione e rimboschimento.
Marco Perrucca, (che si è orgogliosa-
mente dichiarato italo-francese, ed è
il più giovane membro del CIP, di cui
è segretario della sezione francese) ha
ricostruito la storia della costituzione
del CIP Italia-Francia, rilevando che
il successo sarà assicurato anche dal
gran numero di club gemellati presenti
nell’area Savoia e Piemonte.
La giovanissima Marzia Coppola, rota-
ractiana, ha portato la sua testimonian-
za di studentessa che svolge un’im-
portante fase di studio universitario a
Nizza, grazie alla quale ha maturato
preziose esperienze che metterà a di-
sposizione del CIP.
Questa sintesi può dare solo un’idea
delle potenzialità dei CIP all’interno del
mondo rotariano. Per approfondimenti
visitare il sito
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