Rivista Rotary | Luglio Agosto 2014 - page 16

Altruismo
(…) possiamo dire che tutto il codice etico rotariano è ispira-
to a tale principio e quindi la determinazione degli altri scopi
non ha che un valore contingente, essendo la loro attuazione
subordinata alla pratica dell’ideale dell’altruismo. Il quale,
però, deve essere considerato sotto un particolare aspetto,
se si vuole che effettivamente possa costituire la massima
ispiratrice e regolatrice di tutte le azioni dei rotariani ed
anche dei non rotariani, dato che la realizzazione dei nostri
ideali non è affatto limitata al necessariamente ristretto – per
quanto vasto – campo del Rotary, ma deve estendersi anche
fuori di esso, mediante un’attiva opera di propaganda, sia da
parte dei Club che dei singoli soci.
Per altruismo generalmente intendiamo la dedizione com-
pleta dell’individuo verso i propri simili e ciò perché siamo
portati a considerare come vere e proprie dimostrazioni di
sentimenti altruistici certi atti di sublime sacrificio, di cui
solo esseri eccezionali sono capaci. Nessuna meraviglia,
quindi, se gli autori di certe mirabili gesta ci appaiono come
esseri quasi soprannaturali, appunto perché danno prova di
possedere una virtù che la natura ha voluto riservare a pochi
privilegiati. Ciò abbiamo voluto premettere, non per dare
una definizione dell’altruismo, della quale certo nessuno
dei pazienti lettori sentiva il bisogno, ma perché ci premeva
mettere in rilievo la comune concezione che di esso si ha, in
modo che più chiara risulti l’interpretazione del concetto di
altruismo, così come è inteso dal Rotary. (…)
Essi quindi dovrebbero assumersi la più grande missione
umanitaria e civilizzatrice: quella di tendere una mano a chi
sta più in basso nella scala sociale, perché abbia a sollevarsi
moralmente e materialmente. Ma, purtroppo, ben pochi sen-
tono ed attuano questo dovere imposto dalla stessa natura;
ben pochi comprendono che l’adempimento di questa obbli-
gazione è una condizione indispensabile per il mantenimento
dell’equilibrio sociale. E così spesso assistiamo a certi con-
flitti d’interessi che, alimentati dai più bassi istinti egoistici
degli uni o dalla cieca, esasperata violenza degli altri, sono
il più grande oltraggio alla nobiltà fondamentale dell’essenza
umana. È possibile assistere impassibili a questo annulla-
mento dei sentimenti solidaristici, a questa assillante minac-
cia di disgregazione sociale?
Non dobbiamo far nulla per impedire che gli individui, le col-
lettività, i popoli si guardino l’un l’altro spesso come nemici,
il più con diffidenza, perché ognuno vorrebbe aver tutto dalla
sua parte, a costo anche del sacrificio completo di chi gli sta
di fronte? No. Per fortuna vi son ancora molti uomini che con-
servano intatti e vivi i più nobili sentimenti; che operano per
il bene, ma vedono le loro azioni disperdersi nella marea di
egoismo sempre più dilagante; che sentono tutta la nobiltà di
una crociata umanitaria per l’elevazione della società. Ebbe-
ne, chiamiamo a raccolta gli uomini migliori, quelli che con
l’ingegno e l’onesto lavoro hanno saputo crearsi una posizione
che li mette in grado di assumere le maggiori responsabilità
civili, diamo loro il mezzo, l’opportunità di unirsi, intendersi,
affratellarsi per potere a loro volta iniziare e compiere la gran-
de opera di educazione, soccorso e miglioramento dei popoli,
attraverso una intesa mondiale degli elementi più puri del
lavoro disinteressato.
Tommaso Finizio
articolo tratto dal numero di agosto 1924
PROSPETTIVA
SUL MONDO
ROTARIANO
Rotary
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Rotaract
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1.798
Club organizzati
27
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1.825
Totale soci rotariani
101.700
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2014
16
ROTARY
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