Rivista Rotary | Luglio Agosto 2014 - page 13

Quando il Rotary arrivò in Italia nel 1923, i giovani club si
misero all’opera con sollecitudine ed entusiasmo. Nelle loro
file la scelta “elitaria” aveva posto i “migliori”: lì si ritrovava-
no gli uomini che stavano facendo l’Italia, personalità illustri
in ogni campo, dall’economia alla finanza, dalla scienza alla
cultura, disposte a dedicare le loro competenze professionali,
il loro peso nella società e il loro entusiasmo di neorotariani
per affrontare i problemi del loro tempo.
La spinta a mettersi quanto prima al lavoro veniva dalla stam-
pa rotariana, e precisamente dalla rivista “Il Rotary”, che si
rivelò un valido strumento per diffondere gli ideali del sodali-
zio, farne conoscere le attività e nello stesso tempo orientare
i club nell’individuazione delle iniziative più degne di essere
messe in cantiere.
La rivista nasce quasi in sordina, pochi mesi dopo la nascita
dei primi club, nel giugno 1924, con la veste dimessa del
ciclostile; ma già al secondo numero ha la copertina a stampa
e col quarto numero arriva brillantemente a ben 12 pagine.
È interessante notare come già nei primi mesi fu messa a fuo-
co l’importanza di alcune delle grandi iniziative che proprio
ai giorni nostri hanno la priorità fra le azioni rotariane. Così,
già nel luglio del 1924, Leo Culleton suggeriva la “lotta alle
malattie più terribili” e l’interessamento per le giovani gene-
razioni, analogo al nostro Scambio Giovani.
90 ANNI DI STAMPA
PER DIFFONDERE I PRINCIPI ROTARIANI
La rivista ROTARY festeggia i suoi 90 anni di presenza in Italia: dal primo bollettino mensile nazionale alle moderne edizioni digitali.
Le pagine del primo bollettino nazionale rotariano del giugno 1924. Dal mese successivo diventò una rivista in abbonamento, distribuita a tutti i soci.
STORIA ROTARIANA
13 Rotary storia
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