Rivista Rotary | Luglio Agosto 2014 - page 17

La collaborazione con la nostra rivista
Dobbiamo rinnovare l’appello già rivolto a tutti i Club di vo-
lerci far pervenire mensilmente una relazione, onde metterci
in grado di offrire un quadro completo e interessante dello
sviluppo e dell’attività del Rotary in Italia.
Solo due o tre Club hanno, anche sotto questo aspetto, corri-
sposto alle nostre aspettative ed è facile scorgere, sfogliando
queste pagine, i segni del loro interessamento per la nostra
rivista. Qualcuno potrebbe pensare che noi facciamo delle
parzialità, dedicando molto spazio ad alcuni Club e poco o
nulla agli altri. Ma che cosa dobbiamo dire noi degli altri Club
se essi nulla ci fanno sapere? Ora, noi sappiamo bene che i
Segretari hanno già da pensare a molte altre cose: anche per
il Rotary, ma quanto bene sarebbe se ogni Club nominasse
dei comitati, in virtù dei quali, con la divisione del lavoro e
con pochissimo e volenteroso sforzo dei singoli, si eviterebbe-
ro accentramenti che, spesso, sacrificano i Segretari, i quali,
malgrado tutta la loro buona volontà, non sempre riescono
ad evadere tutte le mansioni inerenti al buon funzionamento
dei Club.
Noi facciamo presente che questa pubblicazione è fatta
nell’interesse di tutti i Club, i quali perciò dovrebbero ap-
profittarne per la parte che li riguarda, e ci auguriamo fer-
mamente che, d’ora innanzi, ogni Club ci farà pervenire una
completa relazione circa la propria attività.
Come si organizzano nuovi club
I primi passi dei nuovi Club sono certo un po’ difficili, ma
molte difficoltà possono essere eliminate mediante la stretta
osservanza di alcune norme fondamentali, tutte proprie alla
nostra organizzazione. Ora, poiché il Rotary in Italia attraver-
sa un periodo d’intenso sviluppo e molti Club sono in corso
di formazione o in una fase di assestamento, crediamo molto
utile dire quali sono le direttive che devono presiedere al
lavoro iniziale di organizzazione, perché si possa esser sicuri
di raggiungere il successo. (…) Solitamente si dà incarico a
una o più persone di procedere alla organizzazione di un
nuovo Club. È inutile dire che queste persone, oltre che ri-
spondere ai requisiti necessari per poter far parte del Rotary,
devono anche dare sicuro affidamento di saper svolgere una
fattiva opera per la buona riuscita dell’iniziativai: se questi
sono attivi, entusiasti, si può essere sicuri che la formazione
del nuovo Club riuscirà ottimamente; in caso contrario l’idea
rotariana non acquisterà nessun credito, difficilissima sarà
un’ulteriore ripresa del lavoro, come inutili si dimostreranno
qualunque incitamento e incoraggiamento: non avendo gli
organizzatori dedicato tutte le loro energie, tutto il loro entu-
siasmo e la loro fede alla buona riuscita dell’idea che si era
accettata e che si sarebbe voluto perseguire, l’organizzazione
inevitabilmente languirà, senza speranza di potersi afferma-
re. Da ciò ne consegue che gli elementi primi per il successo
di un nuovo Rotary Club sono l’entusiastica attività, la fede,
la perseveranza degli organizzatori (...)
estratto dal numero di settembre 1924
articolo tratto dal numero di settembre 1924
STORIA ROTARIANA
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