Rivista Rotary | Novembre 2015 - page 32

FOCUS
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ROTARY
novembre 2015
Grazie ai RC del Gruppo Milano 6 (MI Naviglio Grande San
Carlo, MI Borromeo Brivio Sforza, MI International, MI Scala,
San Donato Milanese) e del MI Ovest, A.I.D.D. ha potuto rea-
lizzare un progetto formativo di prevenzione delle dipendenze
che si concluderà entro il 2015. All’iniziativa hanno parte-
cipato: istituti di Milano “Scialoia” (primarie e secondarie),
“Pisacane e Poerio” (primarie e secondarie), “Leone Tolstoj”
(secondarie), “Cardarelli-Massaua” (secondarie). Si conta un
totale di 480 ore formative, nelle quali sono stati coinvolti
1.550 studenti, 210 docenti, 715 genitori e 65 rotariani.
L’obiettivo del Global Grant è di prevenire il disagio giovanile
e il manifestarsi delle dipendenze (alcolismo, tabagismo,
gioco d’azzardo, abuso delle nuove tecnologie – PC, cellulare,
videogames).
Il progetto di sensibilizzazione verso le nuove generazioni
si è sviluppato sulla base di alcuni valori utili a impostare
l’identità di ogni individuo, nonché le sue relazioni personali
e interpersonali. A tal proposito, quindi, le espressioni su cui
hanno lavorato gli studenti insieme alla pedagogista, Dott.ssa
Patrizia Riccò, sono state: autocoscienza (capacità di cono-
scersi e di leggersi dentro); gestione delle emozioni (capacità
di riconoscere le proprie emozioni e quelle degli altri); gestio-
ne dello stress (capacità di governare le tensioni al fine di
essere in grado di rilassarsi); capacità di prendere decisioni
(saper decidere in modo consapevole e costruttivo); senso cri-
tico (capacità di analizzare e valutare le situazioni); capacità
di risolvere i problemi (saper affrontare e risolvere in modo
costruttivo le varie complicazioni); empatia (saper ascoltare
e comprendere gli altri); creatività (capacità di essere flessi-
bili e di trovare soluzioni originali); relazioni interpersonali
(capacità di interagire e di relazionarsi con gli altri in modo
positivo); comunicazione efficace (sapersi esprimere in ogni
situazione, sia a livello verbale, sia a livello non verbale).
Queste premesse teoriche fungono da fondamenta per costru-
ire una solida rete delle abilità di vita, che accompagneranno
il bambino nel corso della sua crescita e della sua matura-
zione. Tali attitudini si suddividono in competenze personali
e competenze sociali. Tra le competenze personali citiamo:
l’immagine positiva di sé e l’autostima, il linguaggio delle
emozioni e la loro gestione (in particolare, stress, rabbia e
ansia), i pensieri e il linguaggio interiore, l’autoprotezione e
l’autosostegno nelle difficoltà, e la responsabilità nelle scel-
te. Per quanto concerne, invece, le competenze sociali tro-
viamo: il riconoscimento di figure adulte di riferimento, una
comunicazione efficace, l’empatia, le relazioni interpersonali
improntate al rispetto, la resistenza alla pressione del gruppo,
il senso critico, e la valutazione del rischio.
Il progetto formativo mira a mettere in risalto le capacità del
bambino aiutandolo a credere in se stesso, così da dar voce
alle sue sicurezze, che andranno a ricoprire un posto fonda-
mentale nel muro portante della sua esistenza. Sul versante
pratico, gli studenti hanno realizzato un poster delle certez-
ze, che ha fornito il punto di partenza per una riflessione
indirizzata alla scoperta di tutto ciò che fa sentire i bambini
protetti, sicuri e rilassati (persone, oggetti, animali, luoghi,
azioni, parole e frasi). Seduti uno accanto all’altro, i bambini
hanno poi giocato col DAS: ogni pezzetto diventa più morbido
e malleabile se lavorato con un compagno. La collaborazione
e la fiducia nell’altro risultano, pertanto, essenziali nella
quotidianità di ognuno. Il mattoncino dell’amicizia e quello
della fiducia iniziano, quindi, a comporre il muro basilare
della vita.
Azione verso le giovani generazioni
D. 2041 - Il nuovo progetto dell'A.I.D.D.
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