Rivista Rotary | Novembre 2015 - page 29

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ROTARY FOUNDATION
Rotary PolioPlus in India.” Il governo vuole azzerare il nume-
ro di bambini senza vaccinazione entro cinque anni.”
La competenza del Rotary aiuterà la parte della popolazione
più disagiata, ha spiegato Bahl. “I Rotary club sono coinvolti,
e come stiamo scoprendo esistono dei gruppi di resistenza;
proprio come con la polio vediamo che il Rotary può adottare
alcune delle stesse strategie e delle stesse tattiche” usate in
passato, ha detto.
I rotariani hanno organizzato delle manifestazioni in strada,
distribuito opuscoli e volantini e tenuto dei convegni per
motivare le équipe mediche. Le équipe sanitarie di PolioPlus
in India e dozzine di rotariani hanno monitorato le sessioni
d’immunizzazione e hanno organizzato campi medici liberi
che fanno fronte ad altre preoccupazioni mediche. “Sono
l’informazione, l’educazione e la comunicazione a creare
la consapevolezza attraverso la mobilitazione di comunità
e attraverso degli interventi, specialmente riuscendo a con-
vincere i capi religiosi” – in particolare, gli ulema, o dotti
Musulmani – del fatto che i vaccini sono sicuri ed efficaci,
ha detto Kapur.
L’esigenza di cure mediche in India è acuta, ma “l’eredità
lasciata da PolioPlus è rappresentata dal fatto che i rotariani
hanno scoperto la loro stessa forza: ovvero che loro possono
accettare le sfide,” ha detto Saboo. Un passo decisivo è sta-
to quello di instillare nei bambini l’importanza dell’acqua,
dei servizi igienici e delle pratiche igieniche attraverso un
programma educativo rivolto a 10.000 scuole in India. “Se i
bambini accogliessero questa nuova visione culturale, loro di-
venterebbero lo strumento per portare questa filosofia d’igiene
anche a casa,” ha notato. “Combinato con un ambiente più
pulito, tutto ciò si tradurrebbe in neonati e bambini più sani.
Questo è l’aspetto sostenibile a lungo termine. Ed è già un
programma in cui il Rotary è profondamente coinvolto.”
Tuttavia, per Saboo, l’ultima eredità della vittoria sulla polio in
India rappresenta una percezione di speranza, in particolare
perché questo successo è arrivato in uno dei posti più impen-
sabili. “Pensavamo di star andando nella giusta direzione, e
poi c’è stato un picco di casi di polio che non riuscivamo a
comprendere. Fortunatamente, non abbiamo permesso che la
nostra speranza venisse sopraffatta dalla frustrazione.”
Dieci anni fa - Moradabad, India: Donna Philips e Robert Hall rotariani statunitensi, diffondono informazioni sulla polio ad un gruppo di uomini.
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