Rivista Rotary | Ottobre 2015 - page 43

43 speciale Seul
SEUL
Il nome Seul, scelto nel 1945 dopo la liberazione del Paese
dall’occupazione giapponese, deriva dal coreano antico seo-
beol o seorabeol e significa letteralmente “capitale”.
Sorta lungo il corso del fiume Han, che scorre sinuoso attra-
verso la città e circondata da quattro maestose montagne,
Seul si presenta come una grande metropoli occidentale dove
i segni della globalizzazione e dell’industrializzazione pren-
dono il sopravvento: grattacieli, macchine, luci ecc.
La città, distrutta e ricostruita a causa di molteplici guerre,
si presenta oggi con un aspetto moderno disegnato, in verti-
cale, da grandi grattacieli e, in orizzontale, da innumerevoli
arterie stradali ma che tenta di riconciliarsi con la sua tra-
dizione passata di Regno Eremita attraverso la realizzazione
di templi, pagode e giardini all’insegna della calma e della
tranquillità.
Questa fase di occidentalizzazione è iniziata a partire dal
1953, quando numerosi investimenti statunitensi implemen-
tarono la ricostruzione urbana: fu allora che vennero potenzia-
te le produzioni tessili, alimentari, meccaniche e chimiche.
Successivamente, i finanziamenti giapponesi sostituirono
quelli americani sviluppando piccoli e medi impianti che già
collaboravano per le industrie del Sol Levante. Infine, un’ul-
tima poderosa spinta verso la modernizzazione ha toccato il
settore automobilistico, tessile ed elettronico e ha permesso
il potenziamento dei trasporti e delle infrastrutture: il porto è
divenuto ancor più importante e, accanto all’aeroporto di Gim-
po, è stato aperto il nuovo aeroporto internazionale di Incheon.
Principale centro culturale, amministrativo ed economico
del Paese, Seul è sede di numerose università e di numerosi
istituti superiori e di ricerca, accademie e biblioteche.
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