Rivista Rotary | Ottobre 2015 - page 36

FOCUS
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ROTARY
ottobre 2015
mancata valorizzazione dei giovani. Intendo dire che rischia-
mo di avere una classe dirigente non preparata e senza espe-
rienza; questo è un grave pericolo. Il decremento demografico
che interessa le società più sviluppate e il confronto con i
popoli che in questo periodo stanno attuando una migrazione
epocale sono fenomeni che potranno determinare rivoluzioni
nei nostri stili di vita di cui non riusciamo a concepire attual-
mente i veri limiti.
Ritiene che il Rotary debba porsi questo problema?
Non lo ritengo un problema ma un tema che il Rotary ha
già sviluppato in tempi anche non recenti. Vorrei ricordare
a questo proposito il Governatore del Distretto 2070 Pietro
Pasini che nel 1997 evidenziò le problematiche della inte-
grazione razziale. Voglio anticipare che nell’annata in cui sarò
chiamato a presiedere il Club questo sarà uno dei temi che
svilupperemo.
C
LAUDIO
B
OTTINELLI
Lo spirito di servizio di noi ro-
tariani è qualcosa di reale, che
concretizziamo sui vari fronti,
credendo profondamente in
ciò che facciamo e negli ide-
ali propri del nostro sodalizio.
Vivendo più intimamente il
Rotary, lo si percepisce con
sempre più infinita chiarez-
za e il nostro essere rotariani
inevitabilmente diventa par-
te pregnante della nostra vita
quotidiana e rafforza quei va-
lori che già erano nostri.
Così Giorgio Benaglia, pediatra, neonatologo, professore e pri-
mario ospedaliero, nonché rotariano del club di Guastalla nel
Distretto 2072, ha trasposto i nostri ideali e la sua personale
grande amorevolezza verso il prossimo, nel suo concreto aiutare
gli altri, laddove c'era o c'è bisogno. A volte rischiando anche
la vita, come quando ha partecipato all'assistenza pediatrica
in periodo bellico con la Caritas Italiana, all’Ospedale SOS di
Mogadiscio in Somalia, dall’ottobre 1992 al gennaio 1993.
D'altra parte la sua esperienza in luoghi difficili e bisognosi
di supporto medico specialistico, era già attiva dal 1985,
quando ricoprì il ruolo di “Medecin Chef de Pediatrie” presso
l’ospedale di Dirè, Regione di Tombouctou nella Repubblica
del Mali, in qualità di esperto del MAE cooperazione allo
sviluppo, in un programma trilaterale di riabilitazione sani-
taria dell’area in collaborazione con UNICEF e Repubblica
del Mali.
In tempi recenti e dopo tante esperienze d'aiuto tra Albania,
Iraq, Ruanda, ancora in situazioni belliche o di pericolo,
Giorgio Benaglia ha fatto parte anche della missione Mare
Nostrum, operazione militare umanitaria a salvaguardia dei
profughi.
“È stato lo scorso anno – racconta - ero sulla nave San Giusto
della Marina Militare, chiamato dall'Associazione Rava di
Milano, alla quale mi ero proposto come volontario e avevo
mandato il mio curriculum.
VALORI E UTILITÀ SOCIALE
/
Giorgio Benaglia
Operazioni di soccorso ai profughi, Nave San Giusto. Progetto Mare Nostrum.
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