Rivista Rotary | Ottobre 2015 - page 34

FOCUS
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ROTARY
ottobre 2015
possono vedere il sorriso dei propri bambini. L’invito forte, per
tutti, è: “Apriamo gli occhi!”.
A un recente workshop internazionale, su “La cecità evitabile:
sfide ed opportunità per il sud del mondo” organizzato sempre
da CBM Italia con la task force italiana per la cecità evitabile
del Rotary International è stato sottolineato come l’80% dei
casi di cecità presenti nel mondo possono essere curati o
prevenuti mettendo in campo le conoscenze e le tecnologie at-
tuali. Dei 45 milioni di non vedenti del pianeta il 90% vive nei
Paesi in via di sviluppo, nella maggior parte dei quali i pazienti
affetti da cataratta, glaucoma, retinopatia diabetica, tracoma
non vengono curati per carenza di personale preparato, di
attrezzature e strutture nelle quali intervenire in condizioni
igienico-sanitarie adeguate.
Di fronte a queste necessità i Paesi evoluti, e il Rotary se ne
fa carico, hanno il dovere sia di informare le popolazioni che
la cecità nella maggior parte dei casi si può evitare, sia di
formare oculisti, ottici, infermieri, operatori sanitari affinché
siano in grado di affrontare e risolvere le malattie degli occhi.
“La cecità non deve essere considerata come un flagello bibli-
co, ma bisogna avere la consapevolezza che in 4 casi su 5 può
essere evitata con interventi culturali e preventivi, la creazione
di ospedali, la formazione di personale qualificato, l’acquisto
di strumentazioni idonee - commenta ancora, con quella sua
passione contagiosa, Mario Angi -, nei 61 progetti già promossi
ed avviati in 24 Paesi del mondo”.
Perché in Africa, India, Pakistan, Bangladesh “la cecità è una
condanna a morte e salvaguardare la vista significa dare la vita”.
La task force Rotary, in sinergia con l’Organizzazione Mondiale
della Sanità, il volontariato, la Caritas, ha fatto proprio un im-
perativo morale per la cura della cecità evitabile: altrimenti nel
2020 si conteranno nel mondo oltre 70 milioni di non vedenti.
G
IANDOMENICO
C
ORTESE
Luigi Mansi, ingegnere mine-
rario laureato al Politecnico
di Torino, rotariano dagli anni
’80, due volte presidente del
RC Massa Marittima, attual-
mente President Incoming
del RC Grosseto, Presidente
della Fondazione “Berliri Zop-
pi” del RC Grosseto. Sposato
con la signora Katia, ha due
figli: Lorenzo e Antonella.
Antonella, ryliana, attualmen-
te Vice Presidente di Confindustria con delega all’organiz-
zazione, Consigliere in Alitalia, nel board di Unicredit con
un passato di presidente di Confindustria Toscana e della
Fondazione del Monte dei Paschi di Siena.
Un uomo che è cresciuto nel mondo dell’imprenditoria per le
sue capacità e la sua preparazione professionale: nel 1970
impiegato tecnico alla miniera di sali potassici di S. Cataldo,
passò nel 1972 alla miniera di pirite di Niccioleta divenen-
done vice direttore. Protagonista della fase finale dell’epopea
mineraria ebbe il ruolo di liquidatore delle miniere della Ma-
remma e amministratore del comparto chimico.
CRESCITA MORALE NEL SERVIZIO
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Luigi Mansi
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