Rivista Rotary | Marzo 2016 - page 41

Tutto iniziò nell’anno rotariano 2004-2005, quando il Pre-
sidente Nicola Laricchiuta del Rotary Club Bari Castello,
Distretto 2120, mi invitò a preparare un progetto umanitario
che rientrasse nelle mie competenze professionali: acqua e
tutela dell’ambiente. L’8 luglio 2014, sapendo che Eliana
Centrone sarebbe andata in Benin per scopi umanitari, le
chiesi informazioni sulla qualità e sulla disponibilità della
risorsa idrica in Benin. Eliana mi riportò quanto rilevato
visitando il villaggio di Lokpo, nelle condizioni dell’età della
pietra: 2.500 abitanti senza acqua potabile, con palafitte di
fango e legno in zona alluvionale per 2 volte e per 6 mesi
all’anno, senza energia elettrica, senza strade, senza servizi
igienici, con colera endemico e alte percentuali di mortalità
infantile. Durata media della vita: 47 anni. Grazie alle infor-
mazioni acquisite elaborai e proposi al mio club un progetto
pilota di massima modulare pluriennale denominato “Acqua
sana per l’Africa”, avente i seguenti macro obiettivi: alfabe-
tizzazione, salute e acqua.
Nel marzo 2005 mi recai in Benin per acquisire informazioni
di dettaglio. Con Eliana visitai il villaggio per incontrare le
autorità, i capi tribù e il Presidente del RC Cotonou Marina,
nostro partner locale insieme all’Ospedale “La Croix” di Zin-
vié. Esposi il progetto dei rotariani pugliesi, che avrebbe con-
sentito a Lokpo di avere acqua potabile, un acquedotto con
fontane pubbliche, latrine pubbliche e docce con trattamento
acque reflue, sussidi didattici di educazione all’igiene per la
formazione di insegnanti e alunni. Il progetto venne subito
accettato. A Bari fu predisposto un programma temporale e
vennero contattati tutti i club del Distretto 2120 interessati
al progetto. Si partì con 6 e si arrivò a 35 club nel 2008.
Fu valutato l’aspetto economico del progetto da finanziare,
in parte, con i contributi dei club partecipanti, e in modo
sostanziale facendo ricorso alla Fondazione Rotary.
ll progetto pilota è stato realizzato attraverso due moduli. Il
primo: costruzione di un acquedotto lungo il villaggio di Lokpo
(Matching Grant #60610, 29.170 USD, RC Bari Castello e
RC Cotonou Marina, 2006); costruzione di un impianto di
potabilizzazione dell’acqua sotterranea, potenzialità di 240
metricubi/giorno per la riduzione delle malattie gastro-enteri-
che (MG #61079, 86.691 USD, RC Bitonto Terre dell’Olio,
RC Cotonou Marina, 2007); escavazione di altri due pozzi
di adduzione all’impianto di potabilizzazione (MG #70772,
60.215 USD, RC Bari Mediterraneo, RC Cotonou Marina,
2010). Il secondo: costruzione di infrastrutture igienico-sa-
nitarie nel villaggio con 7 blocchi e 28 toilette pubbliche
totali, 28 docce con acqua corrente, ciascun blocco con
41 speciale acqua
I PROGRAMMI NEL MONDO
Quando si parla di FondazioneRotary, spesso si pensa
che essa sia un’organizzazione collaterale al Rotary
e che abbia prevalentemente un ruolo di esattore di
risorse dai club. Non c’è niente di più falso, e vorrei
dimostrarlo sulla base dell’esperienza dellamissione
umanitaria dame svolta inBenin, con il progetto di 10
anni “Acqua sana per l’Africa”.
La Fondazione Rotary e gli interventi di solidarietá
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