Rivista Rotary | Marzo 2016 - page 49

Di notevole significato è quanto affermato dal Segretario
Generale John Hewko: “Gentili rotariani, rotaractiani e amici
del Rotary, siete pronti a dire in modo chiaro e forte come
il Rotary investe nelle giovani leve? Stiamo per lanciare la
nostra nuova identità visuale per aiutarci a meglio realizzare
i programmi per i giovani. Il nuovo look servirà ad allineare
meglio l’Interact, il Rotaract, il RYLA e lo Scambio Giovani,
rendendo così più evidente la connessione tra questi pro-
grammi e il Rotary”.
Fanno ora parte della famiglia rotariana gli iscritti all’Interact
e al Rotaract, i partecipanti al programma Scambio Giovani
(Rotary Youth Exchange), i partecipanti al RYLA (Rotary
Youth Leadership Exchange), tutti gli ex borsisti dei vari
programmi Rotary, i partecipanti (Team Leader e/o membri)
ai vecchi GSE (Group Study Exchange) oggi VTT (Vocational
Training Team), e tutti coloro che hanno partecipato a qualsi-
asi programma finanziato dalla nostra Fondazione.
È nostro compito seguire questi giovani per cercare, qualora
esistano le condizioni fondamentali richieste per l’associa-
zione, di cooptarli nei nostri club, ricordando che gli alumni
sono membri di valore della famiglia rotariana, che si sono
distinti per aver condiviso i valori del Rotary partecipando a
importanti programmi rotariani.
A conferma di quanto detto, il Manuale di Procedura 2013
prevede che: “I club devono concentrare i loro sforzi di re-
clutamento verso i giovani professionisti, compresi gli alumni
dei programmi del Rotary International e della Fondazione
(es. ex Rotaractiani, interactiani e borsisti della pace) e altri
membri della famiglia rotariana che abbiano i requisiti per
diventare soci. I club sono esortati a mantenere i contatti con
gli alumni del Rotary International e della Fondazione Rotary
presenti sul territorio, anche con coloro che non hanno anco-
ra i requisiti necessari per diventare soci o che hanno scelto
di non associarsi al Rotary”.
Il Rotaract, oggi partner del Rotary, è praticamente nato nel
nostro Paese, quando nel 1957 furono fondati a Firenze e a
Livorno i primi Gruppi Giovanili, divenuti a Firenze nel 1962
“Paul Harris Circle”, per poi sfociare il 18 marzo 1968 nella
costituzione del Rotaract Firenze, terzo Rotaract nel mondo
(primo club nato Rotaract Charlotte - 13 marzo 1968). In
breve tempo il Rotaract si sviluppò in tutta Italia. Oggi il Ro-
taract italiano è il quarto al mondo e rappresenta il 43% della
presenza europea: è pertanto una ricchezza che il Rotary non
può e non deve allontanare!
L’Interact, costituito da ragazzi tra i 12 e i 18 anni, non vuole
essere una fabbrica di rotariani in erba, ma una scuola di vita
per i giovani di oggi. Molto dobbiamo fare, anche se non è
facile, per incrementare il numero di club e soci nel nostro
Paese. Infatti, l’Interact mondiale è concentrato in India e
Stati Uniti, che rappresentano il 60% circa dei club e dei
soci nel mondo. L’Italia è solo la quindicesima forza mondiale
e la seconda europea (dopo l’Inghilterra).
NEW GENERATION
Il PDG Arrigo Rispoli, Coordinatore della Task Force New Generation.
I giovani del primo Rotaract club italiano, Palazzo Vecchio, Firenze - 1957.
49 le vie d'azione rotariana
>>
1...,39,40,41,42,43,44,45,46,47,48 50,51,52,53,54,55,56,57,58,59,...76
Powered by FlippingBook