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FOCUS

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ROTARY

ottobre 2016

Negli USA la polio non è più endemica dal 1979. Per-

ché i CDC sono ancora impegnati in questo progetto?

I CDC supportano tutti quei luoghi in cui la polio è ancora

endemica. Sono profondamente impegnato negli aspetti

che riguardano i risultati e il supporto delle nostre squadre,

inclusi: il lavoro in laboratorio, la presenza tra le comunità,

l’organizzazione di una possibile risposta, l’estensione della

capacità di medici e operatori locali e l’individuazione dei

casi, così da calibrare le nostre azioni e arrivare agli ultimi

baluardi della polio nel mondo.

Si stima che manchino ancora 1,5 miliardi di dollari

per eradicare la polio. Perché così tanti?

Fino a quando esisterà la polio, ogni nazione dovrà continuare

ad agire come se la polio possa tornare. Per ogni anno che

la polio sarà ancora in circolazione serviranno 800 milioni di

dollari. Servono vaccini, sorveglianza e mobilitazione sociale.

Tutto questo richiede il coinvolgimento della gente e la dispo-

nibilità di soldi. Oltre 400 milioni di bambini devono ancora

essere immunizzati, e la sorveglianza in più di 70 Paesi non

solo deve continuare, ma deve essere intensificata nel perio-

do in cui il virus sarà ancora in circolazione.

Gli USA hanno investito 2,9 miliardi di dollari per eli-

minare la polio. Come siete sicuri che queste risorse

non saranno sprecate quando la polio sarà debellata?

Una questione molto delicata. L'eradicazione è il fulcro, sia

dell'equità, sia della sostenibilità, perché riguarda tutti ed è

per sempre. Vogliamo essere sicuri che i sistemi costruiti per

l'eliminazione della polio saranno utilizzati per altre iniziative,

specialmente per rafforzare gli sforzi alfine di salvare le vite

dei bambini. Continuiamo a occuparci di epidemie di malat-

tie prevenibili con un semplice vaccino, come il morbillo. Se

potessimo fermare queste epidemie alla fonte, riusciremmo a

salvare più vite là e a risparmiare soldi ed energie qua.

Come lavora con gli altri governi per modificare i siste-

mi costruiti per la polio?

Uno dei modi principali per rendere i programmi sostenibili

è addestrando lo staff. Il personale che formiamo tende a ri-

manere nel proprio Paese di origine così da avviare la propria

carriera. Aggiornando le loro competenze, noi contribuiamo

alla stabilità della sanità pubblica e allo sviluppo del Paese

in questione. Il successo produce successo. Quando i Paesi

eradicheranno la polio, il successo li motiverà maggiormente

a investire soldi nell'immunizzazione o nella sopravvivenza dei

bambini, così da fare la differenza nel salvare vite.

Qual è la cosa più importante che devono fare i rota-

riani nei prossimi anni per mantenere questo impegno?

Non mollare. Il Rotary è stato formidabile nell'informare le

persone sull'importanza dell'eradicazione della polio e nel

lavorare in tutto il mondo. Il supporto continuo dei rotariani è

cruciale. Abbiamo imparato come si fa. Una volta che la polio

sarà debellata ci aspettano nuove sfide nella sanità pubblica.

Vogliamo assicurarci che le risorse derivate dall'eradicazione

della polio possano essere usate per indirizzare altri grandi

problemi in ambito sanitario.

Il lavoro per eradicare la polio può essere un paradigma

utile per altre questioni riguardanti la sanità pubblica?

Si, esistono delle lezioni importanti a riguardo, come l'uso

dei dati di laboratorio, i sistemi di sorveglianza, i centri di

emergenza, le squadre di risposta rapida e la mobilitazione

sociale. Tutte queste pratiche sono state perfezionate e sono

rilevanti per altre aree. Per esempio, lo staff coinvolto nell'e-

radicazione della polio in Nigeria è stato poi essenziale per

fermare l'ebola quando questa aveva colpito il Lagos. Hanno

assunto gente qualificata per i centri di emergenza, hanno

identificato e localizzato i contatti (persone in contatto diret-

to con un paziente di ebola), e hanno prevenuto quello che

era un piccolo gruppo colpito dall'ebola in Lagos prima che

divenisse un'epidemia.

Cambiando argomento: la resistenza verso gli antibio-

tici potrebbe essere il problema più serio legato alle

malattie infettive che bisognerà affrontare. Perché?

Stiamo affrontando la possibilità di un'era post-antibiotici. La

mancanza di cure efficaci con antibiotici non solo paralizzerà

la nostra capacità di prevenire e combattere le malattie infetti-