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ROTARY

aprile 2017

Arrendersi non è

un’opzione

A prescindere dall’efficacia delle nuove campagne di vacci-

nazione, il successo delle attività antipolio in Pakistan dipen-

de da un fattore di cruciale importanza: la fiducia. 

“Proprio qui sta il punto - sostiene Aidan O’Leary, responsabi-

le UNICEF della campagna antipolio in Pakistan - nel rappor-

to di fiducia che si viene a creare tra l’operatore sanitario e i

genitori. Il successo comincia dalla soglia di casa”.

Secondo O’Leary, i rotariani si trovano in una posizione par-

ticolarmente adatta per facilitare questa interazione “perché

fanno parte della comunità a cui si rivolgono e sono quindi

consapevoli delle specificità culturali necessarie”.

La diffidenza delle comunità e l’intimidazione da parte di

gruppi militanti hanno contribuito al rifiuto, da parte di molti

genitori, di far vaccinare i loro bambini. Per affrontare la

situazione il Rotary aprì otto centri di risorse antipolio, con

l’obiettivo di riconquistare la fiducia delle comunità nelle

zone ad alto rischio. Oltre alla somministrazione del vaccino

antipolio, i centri offrono assistenza sanitaria, vaccinazioni

contro il morbillo e altre malattie, farmaci e occhiali.

Anche il reclutamento di vaccinatori locali, per la maggior

parte donne, ha contribuito a diminuire le opposizioni al

vaccino, dalle 87.000 registrate nel marzo 2014 alle 23.000

del 2016 - con un tasso di rifiuto inferiore all’1%.

“Ogni singolo passo in avanti lo dobbiamo alle nostre ope-

ratrici sanitarie” dichiara O’Leary. Altrettanto fondamentale

è il fatto che il programma abbia una presenza locale. Le

operatrici “non sono estranee, ma fanno parte della comu-

nità, sono estremamente motivate e possono fare la diffe-

renza. Conoscono le mamme e i loro bambini; sanno quando

i genitori sono a casa e quando è il momento migliore per

raggiungerli”. 

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