struttura nel 2012, gli studenti avevano lavorato in una villa
restaurata di 15 stanze, che precedentemente era adibita a
casa vacanze per le famiglie. Il fiume che scorre davanti alla
casa, una volta serviva come accesso principale alla villa per
mezzo di una barca. Una banchina, ora, nasconde il fiume e
protegge la casa dalle oscillazioni del livello del fiume.
Subito dopo il terremoto, gli studenti furono mandati in picco-
le strutture temporanee, impedendo all’organizzazione di re-
alizzare il programma precedentemente pianificato con cura.
“Gli spazi sono un elemento molto importante anche dal pun-
to di vista estetico”, ha dichiarato Vaccari. “Il reinserimento,
per molti ragazzi, significa aiutarli a creare delle vite piene di
soddisfazioni e di gratificazioni. Per questo è importante che
gli spazi, i luoghi, e le attività che vi si svolgono siano in grado
di attrarre il loro interesse”.
Quattro anni dopo, la villa è stata messa in sicurezza con in-
terventi mirati a rendere agibile la struttura e cominciando a
intervenire sui danni strutturali dell’edificio, attendendo però
ancora i fondi e l’approvazione del governo per completarne il
restauro. Conseguentemente si sono dovute trovare strutture
alternative dove portare gli studenti, aree più piccole e meno
stimolanti, che hanno causato ritardi oltre che disagio negli
utenti. Un disagio così forte da portare uno studente ad aggre-
dire fisicamente la direttrice sanitaria. Un incidente dovuto
all’elevato stato di stress causato dal trasloco, che fortunata-
mente si è rivelato un caso isolato.
Mentre il programma continuava senza perdere un giorno, La
Lucciola ha dovuto fermare la produzione di aceto, le vendite
del quale portano annualmente circa 50.000 euro a sostegno
del programma. Vista l’emergenza, il rotariano Lugli ha sugge-
rito di intervenire grazie a un Global Grant.
Il Club di Carpi, insieme al Rotary Club Paddington di Londra,
ha portato avanti questo impegno con altri 14 club e due di-
«Le entrate provenienti
dall’aceto sono state
usate per finanziare il
programma.
È una scelta sostenibile.»
27 l'esempio italiano
IL SAPORE DELL'INDIPENDENZA