Durante la Giornata del Rotary all’ONU sei professioniste hanno ricevuto il riconoscimento Global Women of Action per la loro opera umanitaria.
Da sinistra: la dott.ssa Deborah K.W. Walters, Lucy Hobgood-Brown, la dott.ssa Hashrat A. Begum, Kerstin Jeska-Thorwart, Razia Jan e Stella S. Dongo.
Trasformare il Rotary dalla base
Gran parte dei cambiamenti che trasformano il Rotary
cominciano dai club. Il Rotary Club Metro Savannah (Georgia
– USA) ci tiene a presentarsi come un club un po’ insolito.
I soci si riuniscono con tre modalità diverse: a pranzo, due
volte al mese, per parlare degli affari del club; a un evento
conviviale presso un locale del posto; e partecipando a
un’attività di volontariato a favore della comunità. Michael
McLeod, presidente della commissione di club per l’effettivo,
descrive così queste scelte:
“A noi piace rimboccarci le maniche, fare rete e attività
di volontariato. Metà delle nostre riunioni sono orientate
all’amicizia e al servire, e i soci ne sono entusiasti”.
Riconoscendo che l’obbligo di frequenza settimanale
potrebbe essere un peso per i soci che già si destreggiano tra
vita familiare e professionale, il Club chiede la partecipazione
a soltanto la metà delle riunioni dell’anno. I soci possono così
prendere parte alla vita del Club secondo i propri impegni.
Rotariani al lavoro nel giardino di una casa-famiglia (Georgia, USA).
25 RI e Fondazione Rotary