51 aree di intervento
EDUCAZIONE
Pacifico, in California, Ensign trascorse quasi tutte le estati
in Ruanda per lavorare a progetti di sviluppo – fra l’altro, in
una commissione incaricata della fondazione dell’Università
del Ruanda.
Allo stesso tempo, studiò per capire in che modo il Paese era
emerso da una delle peggiori tragedie del XX secolo, riuscendo
a costruire un’economia stabile e in rapida crescita. Parte in-
tegrante del processo fu la riconciliazione tra gli uccisori e le
famiglie di coloro che erano stati uccisi. “Tutti quanti in Ruan-
da conoscono Margee per tutto il lavoro che ha fatto”, ha detto
Mathilde Mukantabana, ambasciatrice del Ruanda negli Stati
Uniti. “È stata una delle prime persone ad averci aiutato a
organizzare una conferenza sul genocidio. Non ha mai mollato.
È stata fra coloro che – come individui e a livello istituzionale –
hanno aiutato il Ruanda a guarire dalle sue ferite. Lei fa parte
della nostra storia”.
Quando arrivò a Yola per la prima volta nel 2010, Ensign trovò
tutto verde: era la stagione delle piogge. Nulla faceva pensare
al caldo che sarebbe arrivato, alla polvere del Sahara, o all’in-
surrezione che covava nel nord del Paese. Poco dopo il suo
arrivo, si adoperò per costituire la sezione AUN del Rotary Club
di Yola, ben sapendo quanto avrebbe potuto motivare i leader
universitari a impegnarsi nella comunità, e istituì un corso ob-
bligatorio sullo sviluppo delle comunità per gli studenti.
Inoltre, chiamò con sé un vecchio amico: Lionel Rawlins,
esperto di antiterrorismo, nato nell’isola caraibica di Saint Kit-
ts e allora impegnato nell’addestramento di truppe in Iraq e in
Afghanistan, che accettò di trasferirsi a Yola per occuparsi del
servizio di sicurezza dell’Università e per tenere corsi di crimi-
nologia. Poi, nel gennaio del 2012 – meno di due anni dopo
che Ensign aveva accettato il lavoro – arrivò la prima crisi. Il
governo della Nigeria abolì i sussidi sui carburanti, e dapper-
tutto si accese la protesta. “Tutto il Paese era in rivolta”, ha
raccontato la donna.
Ensign si incontrò allora con Ahmed Joda, leader musulmano
di spicco e presidente del consiglio di amministrazione dell’u-
niversità, e si dissero: “Dobbiamo fare qualcosa. Dobbiamo
costruire qualcosa in questa comunità”. Pertanto, entrambi
invitarono delle persone di loro conoscenza a un incontro all’u-
niversità. Quella che iniziò come una semplice conversazione
crebbe sino a divenire l’Iniziativa di Pace di Adamawa (API).
Pagina 49: immagine di apertura: programma “Cibo e lettura”, che offre un pasto caldo al giorno e delle lezioni di inglese e matematica.
Qui sopra: Margee Ensign (a sinistra), rettrice dell’università, chiacchiera con una studentessa in biblioteca.
segue >>