ROTARY |
dicembre 2011
10
cosa si occupa il club e per trovare
nuovi soci), ed un messaggio (“Siamo
un club con un progetto rinomato”,
Siamo un club che offre affiatamento
e opportunità di servizio”).
4.
Aggiornate regolarmente la vostra
pagina (ma non troppo spesso) con
foto, video e testo. Pianificate l’aggior-
namento della pagina Facebook alme-
no una volta alla settimana, ma non
cinque volte al giorno. Troppi aggior-
namenti distraggono e pochi aggior-
namenti danno un senso di inattività
della pagina. Chiedete a diversi soci di
condividere le responsabilità di aggior-
namento della pagina (magari chiedete
ai presidenti delle commissioni).
5.
Designate dei moderatori. Control-
late tutti i social media per eventuali
spam o messaggi scorretti. Distribuite
gli incarichi di moderatore tra diverse
persone.
6.
Datevi un look professionale. Le pa-
gine dei siti di media sociali sono una
rappresentazione del vostro club. Fate
il controllo ortografico e usate corret-
tamente l’emblema del Rotary, visitate
.
7.
Siate alla mano, interessanti e diver-
tenti. Condividete notizie di interesse
per il vostro pubblico.
8.
Contattate altre organizzazioni della
comunità, in special modo potenziali
partner per i progetti. Contattate anche
i media del posto e gli amministratori
locali su Twitter e Facebook. Il networ-
king sociale è fatto per creare relazioni.
9.
Promuovete le vostre pagine di me-
dia sociale. Includetene i link nella pa-
gina web del club, nelle email e nelle
pubblicazioni stampate.
10.
Fate attenzione alla sicurezza, ma
non fatevi spaventare. L’Internet non
è fragile! Ricordatevi però che i media
sociali sono luoghi pubblici, quindi non
includete informazioni personali. Inol-
tre, i regolamenti di ciascun sito cam-
biano spesso, verificate regolarmente
le impostazioni per la protezione delle
vostre pagine.
Q
I
l Rotary Club di Calcutta è diventato il
primo Rotary club fondato in India il 1°
gennaio 1920. Oggi, oltre 3.000 club ope-
rano in tutto il Paese, incluso il Rotary
Club di Vapi, da cui proviene il Presiden-
te RI 2011-12 Kalyan Banerjee.
A R.J. Coombes viene riconosciuto il me-
rito di aver avviato il primo club dell’In-
dia. Tuttavia, il canadese James Wheeler
Davidson è colui a cui si deve principal-
mente la crescita del Rotary nel resto del
Paese. Come socio della commissione
Rotary International che ha esplorato
la diffusione dell’organizzazione in altri
Paesi, Davidson era partito nel mese di
agosto 1928 per aiutare a fondare i Club
in Asia e in Medio Oriente. Il suo viaggio
si trasformò in un’odissea di due anni e
mezzo che ha portato alla fondazione
di 23 club in 12 Paesi. Solo due di que-
sti Club esistono in India dall’inizio del
viaggio di Davidson: Calcutta e Lahore
(
nell’attuale Pakistan). Così come rife-
risce Davidson nelle sue comunicazioni
al RI, i Club si trovano a più di 1.000 mi-
glia di distanza tra di loro e a 40 ore di
treno. In seguito al suo arrivo a Bombay
nel febbraio 1929 con sua moglie e figlia,
lui aveva intenzione di avviare un club in
quella città.
Non è stato un compito facile organiz-
zare un club in questa grande città di
1.200.000
abitanti”, aveva pensato. Prima
del suo arrivo, tre precedenti tentativi
avevano fallito. Ma nel marzo di quell’an-
no, Davidson era riuscito a formare un
club a Bombay che ha poi ricevuto il suo
Statuto l’8 maggio.
In seguito ha organizzato un club a Del-
hi, prima di fare visita ai Rotariani a Cal-
cutta, dove Nitish C. Laharry ricopriva il
ruolo di segretario del club. Laharry sa-
rebbe diventato poi il primo Presidente
RI dell’India nel 1962-63. Il 23 aprile, Da-
vidson era salito su un treno a Calcutta
per un viaggio di 1.032 miglia diretto a
Madras. Gli avevano consigliato di viag-
giare per mare per evitare l’eccessivo
caldo tipico di quel periodo dell’anno, ma
aveva scelto di andare in treno per ammi-
rare l’entrotrerra. Due giorni dopo, Da-
vidson aveva convocato una commissio-
ne a Madras, che ha fondato un club il 10
maggio che ha poi ricevuto il suo Statuto
il 19 luglio. “Con la costituzione del club
Madras, i miei piani, così come li avevo
originariamente concepiti, si sono realiz-
zati”, aveva annotato Davidson. “Adesso
abbiamo un club in ciascuna delle princi-
pali aree geografiche dell’India e il resto
dell’opera deve essere portata avanti dai
Rotariani del posto. Ritengo che i cinque
club esistenti costituiscano una solida
presenza del Rotary in India”. Oggi, il
Rotary in India può contare su una forza
composta da oltre 115.000 Rotariani. Ol-
tre a Banerjee e a Laharry, molti dirigenti
del Rotary sono dell’India, incluso il Pre-
sidente RI 1991-92 Rajendra K. Saboo e
oltre 10 Consiglieri RI.
Q
Il Rotary in India
I
L
RUOLO
DEI
PIONIERI
ROTARIANI
NELLO
SVILUPPO
DEL
R
OTARY
,
PER
UNA
SEMPRE
PIÙ
AMPIA
RAPPRESENTANZA
NELL
ASSOCIAZIONE
1...,3,4,5,6,7,8,9,10,11,12 14,15,16,17,18,19,20,21,22,23,...70