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L’ATTIVITÀ DELLA COMMISSIONE FAMIGLIA DEL DISTRETTO 2050
Presidente Francesca Vannutelli De Poli
Funzioni della Commissione
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La commissione Famiglia, come le altre com-
missioni distrettuali, ha il compito fondamentale di essere di supporto alle
attività dei club - che hanno ruolo centrale nel R.I. - al fine di migliorare
l’efficienza dei club stessi e, di conseguenza, dello stesso Distretto allo scopo
di realizzare le finalità del Rotary.
Tra gli obiettivi di un club efficiente mi piace evidenziare soprattutto (come
più connessi agli scopi della commissione Famiglia):
La conservazione e l’aumento dell’effettivo (soprattutto in senso qualitativo);
L’individuazione e la promozione di progetti che vadano incontro alle neces-
sità delle comunità locali.
La commissione Famiglia promuove la creazione di una RETE DI RELAZIONI
tra varie forze (famigliari dei rotariani, ma anche altri club e distretti, Rota-
ractiani, Interactiani, Inner Wheel, gruppi per reti di relazioni globali, Fonda-
zione, Alumni, partecipanti allo scambio dei Gruppi di Studio e allo Scambio
Giovani) per FARE BENE IL BENE, perseguendo gli obiettivi di servizio.
La commissione Famiglia, come e più di altre commissioni, ha competenze
trasversali e, per questo, collabora con le altre commissioni distrettuali.
Caratteristiche dell’attività della Commissioni
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Il campo di azione della com-
missione Famiglia è fornire informazioni e assistenza ai club impegnati nel
perseguimento degli scopi del Rotary.
L’amicizia è il fondamento su cui è stato costruito l’ideale rotariano del ser-
vire; la commissione Famiglia incoraggia i club ad avere cura dei Rotariani e
delle loro famiglie e ad espandere la FAMIGLIA ROTARIANA creando sinergie,
al fine di una maggiore efficacia dei services a favore della comunità.
A tale scopo, la commissione Famiglia può offrire negli incontri distrettuali, in
particolare durante il SIPE (se richiesta) suggerimenti ai futuri presidenti dei
club. Sempre su istanza dei presidenti, la commissione Famiglia può parteci-
pare alle conviviali dei club, offrendo momenti di informaszione e formazione.
La commissione chiede ai club di comunicare le loro attività e le realizzazioni
coinvolgenti la Famiglia del Rotary, al fine di creare una RETE DI DIFFUSIO-
NE di idee e progetti tra i club: utile, a tale scopo, sarà il sito del Distretto.
La commissione Famiglia, inoltre
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può suggerire alcuni temi sui quali i club,
se lo ritengono opportuno, possono sviluppare dei progetti di servizio; può
aiutare i club ad approfondire le nuove esigenze della società che cambia e
gli attuali bisogni della società stessa, cui il Rotary deve applicare i propri
principi fondamentali. A tale fine si ritiene opportuno creare sensibiliz-
zazioni e ricerca di soluzioni ai problemi. Sarebbe anche auspicabile,
con il permesso del Governatore, poter avere con i rotariani alcuni
momenti di riflessione e di approfondimento delle tematiche inerenti
la Famiglia del Rotary nelle altre riunioni distrettuali (Assemblea,
Congresso).
Attività già in atto e da proseguire nel Triennio
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Cremona, aprile-
maggio: manifestazione DIVERSAMENTE UGUALI, attività spor-
tive e culturali giunte ormai alla IV edizione, in collaborazione
con la cooperativa sociale AGROPOLIS di Cremona (costituita
prevalentemente da rotariani), finalizzata a favorire l’avvicina-
mento dei disabili alle attività sportive a loro più congeniali.
In questo modo si combatte l’isolamento e si cambia, in modo
permanente, la loro vita, offrendo la coscienza delle proprie
capacità e l’occasione di integrarsi reciprocamente ai normo-
dotati ;
Collaborazione con il gruppo per il progetto PROTEGGI TUO FI-
GLIO PRIMA CHE NASCA, progetto di formazione e informazione
sanitaria per consentire la diffusione di una corretta ed equilibra-
ta alimentazione delle donne in età fertile, allo scopo di prevenire
la nascita di bambini con malformazioni congenite quali la spina
bifida o l’anencefalia.
Attività per l’anno 2011-2012
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Cremona, marzo 2012: Convegno or-
ganizzato dal R.C. Cremona sul tema: La leadership negli anni futuri:
esiste una differenza di genere? Nell’ottica di creare sensibilizzazione
alle nuove esigenze della società che cambia, si vogliono evidenziare le
spesso gravi difficoltà, derivanti dal ruolo sempre più importante delle donne
nel mondo del lavoro, nella conciliazione delle esigenze dell’attività professio-
nale con quella della famiglia (spesso a totale o maggiore carico delle donne);
Cremona, anno scolastico 2011-2012: Progetto di educazione alla parità di
genere Le due metà del mondo, da realizzare in una scuola media superiore
per prevenire fenomeni di violenza sulle donne (in collaborazione con il R.C.
Cremona e A.I.D.A. - Associazione Incontro Donne Antiviolenza).
Attività potenziali per l’anno 2012-2013
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Ai fini della sensibilizzazione ai pro-
blemi e alle esigenze di una società che invecchia si vorrebbero promuovere
progetti legati alla valorizzazione del ruolo degli anziani come custodi di un
patrimonio di conoscenze legate alle radici della nostra comunità. In anni di
globalizzazione è importante aprirsi ad altre realtà e civiltà, ma forti della pro-
pria identità. L’attuale struttura ed organizzazione della famiglia non sempre
permette questo passaggio di patrimonio tra le generazioni: sarebbe importan-
te creare occasioni di incontro tra i ragazzi della scuola (anche nei primi gradi
dell’istruzione), adeguatamente organizzati e strutturati, al fine di favorire la
trasmissione di queste conoscenze che rischiano di andare perdute.
Attività potenziali per l’anno 2013-2014
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Uno dei grandi problemi della no-
stra società è la disoccupazione giovanile: si potrebbe sviluppare l’azione che
viene già attivata in molti club al fine di presentare ai ragazzi delle scuole
superiori varie esperienze professionali, allargando la proposta sia all’appro-
fondimento del tema: il lavoro che cambia nella nostra società, sia all’appro-
fondimento di un’impostazione lavorativa alternativa a quelle tradizioni e più
mirata ai nuovi bisogni della comunità. Una particolare attenzione potrebbe
anche essere riservata alla creazione di una cultura dell’imprenditorialità e
delle attività autonome, senza trascurare certe branche dell’artigianato, nel-
le quali tante competenze rischiano di andare perdute per mancanza di chi
raccolga l’eredità.
In tale iniziativa sarebbe importantissima la collaborazione dei ragazzi del
Rotaract, che rappresentano l’avvenire del Rotary.
SPECIALE ENFASI PRESIDENZIALI / FAMIGLIA
DALLA FAMIGLIA,
IL CAMBIAMENTO
Intervista a Ivo de Lotto, Governatore del Distretto 2050
di Patrizia Zanotti
Come hai declinato l’enfasi sulla famiglia nel messaggio ai rotariani del Distretto 2050, impe-
gnati nei fatti per la realizzazione dell’ideale rotariano? Il Presidente internazionale Kalyan Ba-
nerjee nel suo messaggio d’avvio dell’anno rotariano ha fatto un particolare riferimento alla famiglia e
lo ripete in ogni occasione, anche nel messaggio di dicembre: la famiglia è il punto focale da cui tutto
ha inizio, nella famiglia comincia la vita, in essa si realizzano i nostri progetti, in essa vengono educate
le nuove generazioni. Dalle buone famiglie nascono buoni vicinati, dai buoni vicinati nascono buone co-
munità, le buone comunità realizzano grandi nazioni. La famiglia è al centro di tutto l’operato rotariano,
ogni servizio inizia da qui. E attraverso la famiglia ci avviciniamo a tutte le nostre comunità, a tutti gli esseri
umani come membri di una grande famiglia, dove ognuno si prende cura dell’altro. Nei momenti di gioia e
nei momenti di bisogno, nessuno è mai solo. Un ruolo importante della famiglia è la formazione delle nuove
generazioni: come possiamo pretendere che cresciute esse siano amanti della pace se non sono state educa-
te ai rapporti pacifici soprattutto con l’esempio in famiglia, attraverso rapporti collaborativi e costruttivi con
le strutture pubbliche che offrono servizi di formazione e con gli insegnanti che vi operano, con l’attenzione
ai bisogni di quanti vivono nelle nostre comunità, con la partecipazione attiva a progetti di servizio?
Il Presidente Kalyan Banerjee cita spesso Madre Teresa di Calcutta: “...il mondo è capovolto e c’è tanta
sofferenza nel mondo perché c’è poco amore nelle case e nelle nostre famiglie. Non abbiamo tempo
per i nostri bambini, non abbiamo tempo gli uni per gli altri, per godere gli uni degli altri. L’amore
comincia a casa, l’amore vive nelle case e questa è la ragione per cui oggi il mondo soffre così tan-
to ed è infelice: tutti hanno fretta, i bambini hanno poco tempo per i loro genitori e i genitori
non hanno tempo da dedicare ai loro figli o l’uno per l’altro, ed è nella case che comincia
ad infrangersi la pace nel mondo”. In questo mese dedicato alla famiglia il rotariano è
invitato quindi a far mente locale a queste considerazioni e a dedicare alla fami-
glia tutta l’attenzione che essa richiede per dare un contributo concreto alla
realizzazione di un futuro migliore del passato. Ancora richiamando
il nostro Presidente Internazionale rivolgo a voi tutti l’invito di
Gandhi: “dovete esser voi il cambiamento che volete
vedere nel mondo”.
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