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SPECIALE ENFASI PRESIDENZIALI / FAMIGLIA
NTO
DELL’ETICITA’
NE OGGETTIVA
I VALORI UNIVERSALI
Intervista a Ettore Roche, Governatore del Distretto 2040
di Andrea Pernice
Il P.I. Kalyan Banerjee ha posto come prima enfasi presidenziale la famiglia perché “dalla buone famiglie
nascono buoni vicinati, e da buoni vicinati nascono buone comunità, dalle buone comunità si realizzano grandi
nazioni”. Una scelta solo apparentemente semplice. Come si traduce il messaggio sotteso, nella società italiana,
lombarda in particolare? Il messaggio del Presidente Internazionale è di una semplicità disarmante. I buoni sentimenti,
gli ideali, il senso del dovere e della responsabilità, la generosità, l’altruismo, il servire al disopra di interessi personali,
sono valori che nascono in primis nella famiglia grazie a buoni genitori. Non si deve demandare alla società la responsabilità
di tali insegnamenti alle nuove generazioni. Se tali valori sono assimilati verranno riportati nel mondo del lavoro e nei rapporti
interpersonali. Sono valori universali che ogni società civile dovrebbe far propri.
Come può intervenire il Rotary nel delicato e riservato ambito della famiglia, dove si determinano equilibri esclusivi e fondamentali
per lo svilippo degli individui? Il Rotary ha il compito di divulgare nella società il principio del servire, il valore della solidarietà e
dell’amore.
Ogni rotariano ha il dovere di dare il buon esempio e di creare rapporti interpersonali basati sulla correttezza, sulla onestà e sulla
disponibilità all’ascolto e all’aiuto.
Che iniziative, sul tema della famiglia e a favore delle comunità locali, stanno portando avanti i Club del Distretto 2040? Il Rotary,
come pure i club Rotaract, Interact e Inner Wheel stanno portando avanti service dedicati ai bambini e a tutti i problemi dell’adole-
scenza, dalla droga all’alcoolismo, dal bullismo a tutti i malesseri giovanili compresa la violenza. Si parla di bambini per parlare ai
genitori. Inoltre,se il Rotary vuol davvero migliorare le condizioni di vita dell’umanità deve in primo luogo dare alle famiglie ciò di cui
hanno maggiormente bisogno: il cibo, l’igiene, la casa. Sono tutti progetti di filantropia come l’eradizazione della poliomielite, della
malaria, fino ad arrivare all’alfabetizzazione e al microcredito mirato alla famiglia.
Il Rotary è una grande famiglia allargata a Rotaract, Interact, e Inner Wheel. Quanto è importante il loro comune contributo per
realizzare un’azione sinergica, che sia riconoscibile e riconosciuta nel contesto sociale locale in cui operano? I soci Rotaract,
Interact e le socie Inner Wheel sono fondamentalmente figli,mogli e parenti dei rotariani. Se vogliamo trasmettere il concetto di
famiglia unita è chiaro che il loro apporto è di fondamentale importanza per il Rotary che si presenta verso la società unito e
coeso con i propri figli e consorti, proprio come una grande famiglia.I ragazzi possono trasmettere ai loro coetanei quanto i
loro club stiano facendo per il territorio e per il mondo come , in contemporanea, le socie Inner Wheel possono raggiun-
gere amiche e conoscenti e la società stessa con service visibili e mirati sia sul territorio che verso l’umanità intera.
Il Rotary richiama sempre più insistentemente l’attenzione sulla famiglia rotariana, auspicando la partecipazione
proprio dei familiari dei rotariani e diffondendo nel contesto domestico i valori del Rotary. Qual è il tuo pensiero
in proposito? Si riesce a coinvolgere effettivamente la famiglia dei rotariani?
Il Rotary non è un sodalizio chiuso in se stesso. Il primo dovere del rotariano è quello di coinvolgere
la propria famiglia e i propri amici informandoli e coinvolgendoli in merito a quanto il Rotary stia
facendo per sconfiggere le malattie, la povertà e la violenza. La famiglia deve essere parte-
cipe della vita del club e deve essere sempre al fianco del socio rotariano in occasioni
culturali, ludiche e di svago. Le conviviali in occasione di feste o ricorrenze
sono numerose, come pure i viaggi che riescono a favorire le amicizie e
il desiderio di stare insieme.
implica la condivisione di un sistema
di significati, come norme di compor-
tamento, valori, a volte religione, una
storia comune, la produzione di arte-
fatti, un linguaggio in cui riconoscersi,
un motivo per trovarsi insieme in un
dato momento o luogo.
Per alcuni esiste anche una comuni-
tà più ampia, la comunità umana,
nella quale tutti gli individui hanno
dei valori e degli obiettivi condivi-
si, ma soprattutto nella quale tutti
dovrebbero poter godere dei di-
ritti fondamentali quali il diritto
alla libertà individuale, alla vita,
all’autodeterminazione, al giusto
processo, ad un’esistenza dignito-
sa, alla libertà religiosa.
La più attuale concezione di comu-
nità evidenzia come fisicità o vici-
nanza geografica stiano cedendo il
passo di fronte alla capacità, sviluppa-
ta soprattutto dalle nuove generazioni,
di fare comunità virtualmente. La loro
concretezza, tangibile in diversi casi, si
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