ROTARY |
luglio-agosto 2011
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D
ISTRETTO
2050
Patrizia Zanotti
Dov’è il Rotariano?’ Una domanda im-
portante, a tratti imbarazzante, capace
di aprire un dibattito per nulla scontato,
che ha saputo animare il XXVI Congres-
so del Distretto Rotary 2050.
Presieduto dal PDG Enzo Cossu, il Con-
gresso del Governatore Mario Gelmetti
si è tenuto a Mantova, nella storica città
di Virgilio e dei Gonzaga, dove il Castel-
lo di San Giorgio, nelle serate del 22 e
23
Febbraio, fu illuminato con i colori
del Rotary e della sfida più grande: ‘End
Polio Now’. I lavori sono iniziati con il
saluto del Presidente del RC Mantova,
Giampaolo Tosoni, che ha espresso la
propria gratitudine al Governatore Ma-
rio Gelmetti, per la seconda volta a Man-
tova con un evento di grande interesse
per l’attività e la vita dei Club.
Non possiamo dimenticare, - ha detto
Tosoni, - il 22 Febbraio quando abbia-
mo illuminato e proiettato il simbolo
del Rotary sul Castello di San Giorgio,
un’icona della nostra città, per ricordare
la più grande azione umanitaria a livello
mondiale del Rotary e cioè la PolioPlus;
erano presenti il nostro Governatore e
il Sindaco di Mantova, molti rotariani e
molta gente. Anche in quell’occasione la
nostra città è stata testimone e protago-
nista nell’affermazione delle iniziative
rotariane”. A seguire, i partecipanti han-
no avuto modo di ascoltare l’intervento
del Rappresentante del Presidente In-
ternazionale, Elio Cerini. Dopo un’ap-
profondita interpretazione del motto
dell’anno, Cerini ha spiegato che “Il pon-
te scelto come tema internazionale sug-
gerisce inequivocabilmente l’idea del
superamento dell’ostacolo. Il ponte por-
ta, sopporta, collega. Il ponte è la vita.
Ma i ponti non nascono da soli, i ponti
vanno costruiti insieme”. Inevitabile,
poi, il riferimento alle importanti deci-
sioni in ordine al miglior funzionamento
della macchina rotariana: un nuovo Se-
gretario Generale, John Hewko, perso-
naggio dal curriculum eccezionale e di
vasta cultura internazionale (di radice
europea); l’elaborazione, per ora solo
a livello progettuale, di un nuovo e più
articolato modello di gestione dell’as-
semblea legislativa; la definizione di tre
importanti figure a livello regionale, il
Rotary Coordinator, il Coordinatore per
la Fondazione e il Coordinatore per l’im-
magine e la comunicazione. La designa-
zione di questi tre ordinatori regionali
sono la chiara indicazione del ruolo che
va assumendo la Regione/Zona, obbli-
gandoci a pensare seriemente a come
promuovere il ‘sistema Italia’.
Ma l’impegno più significativo dell’an-
no rotariano 2010-11 - ha puntualizzato
Cerini - è la raccomandazione d’im-
plementare il Piano Strategico a tutti i
livelli dell’Organizzazione. Anche Paul
Harris, in un articolo apparso su The
Rotarian nel 1935, ha scritto: ...il nostro
è un mondo che cambia. Noi dobbiamo
essere pronti a cambiare con lui”.
L’intervento del PDG Giancarlo Nicola
sul tema ‘Rotary: friendship o sistema’
ha visto approfondita la storia del Ro-
tary nella Chicago dei primi del 1900,
la città che vide muovere i primi passi
del giovanissimo avvocato Paul Harris.
In una società così globalizzata, quale
quella contemporanea, un’associazione
globale come è il Rotary deve fare ‘siste-
ma’ - ha detto Nicola - La necessità di
una massa critica per essere vincente,
la necessità di un linguaggio comune
per la comunicabilità transculturale, la
disponibilità economica sufficiente per
le sfide globali sono le giustificazioni per
la sua esistenza e la legittimazione per
il suo sostegno da parte dei suoi Soci.
Noi non dobbiamo avvertire Evanston
e la Rotary Foundation come strutture
estranee e burocratiche avulse dalla
I relatori al Congresso: al centro il BDRI Elio Cerini rappresentante del Presidente Internazionale
Mario Gelmetti
DOV’È IL ROTARIANO?
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