ROTARY |
luglio-agosto 2011
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ricerca di innovazione per il Rotary che
vogliamo”. Nel segno di un impegno da
gestire “insieme”, nella continuità, con
una attenzione particolare alla ricerca
di nuovi soci, Riccardo Caronna ha pro-
seguito sollecitando la ricerca di nuove
prassi, di modi più efficaci per rispon-
dere al calo di assiduità, all’arresto di
crescita, alla perdita di motivazioni,
all’aumento dell’età mediam cercando
di formare nuovi leader, nella ricerca di
Giovani Leader.
Il Rotary è cultura, è attenzione alla
tradizione e alla modernità, è consape-
volezza che oggi occorre usare nuovi
media, occasioni informatiche come
computer, i-phone, I-pad, per comu-
nicare più celermente, anche median-
te i social network. Grazie alle nuove
tecnologie si può rimanere presenti e
uniti, e questo tutte le volte che non si
possa, per i più svariati motivi, raggiun-
gere il Club Rotary del Paese in cui ci
si trova. Questi ‘mezzi’ consentiranno
un dialogo con chi è in sede dando una
presenza’ certamente preferibile ad
una lunga, tollerata, inutile, improdutti-
va e soprattutto non giustificata ‘assen-
za’. Giustificazioni peraltro doverose,
sia per educazione che per rispetto.
Favoriranno pure la ‘presenza’ dei gio-
vani quando, in giro per lavoro, non po-
tranno sedere al club. Vecchie formule
e vecchi riti, mal si integrano con la ve-
locità di evoluzione del mondo del la-
voro, al mutare delle modalità di incon-
tro. Senza derogare dai valori, senza
trascurare l’Amicizia, senza trascurare
il Servizio.
Se l’età media dei rotariani del Distret-
to supera ormai la sessantina occorre
cambiare registro e offrire opportunità
a giovani e donne per risollevare le sor-
ti dell’intera associazione.
All’inizio del 900 la poetessa russa He-
lena Roerich, ha scritto che “il volo del-
lo spirito dell’umanità non può essere
sostenuto da un’ala sola”.
Chiamarsi amici o essere Amici? Ecco
un altro tema vitale per l’associazio-
ne, nella interpretazione di Riccardo
Caronna: “Ho sempre proposto questo
tema perché l’amicizia è un sentimen-
to, uno dei più forti ed è esattamente
il sentimento che ho porto e cercato di
ravviavre.
Il più delle volte - ha aggiunto - mi è
stato corrisposto ed in suo nome ab-
biamo realizzato le nostre iniziative.
Qualcuno non mi ha capito e per me è
stato doloroso perché l’indifferenza si
riflette sulla conduzione del club, un
Club che diventa indipendente, chiuso,
ingessato, un Club che non fa service
e che si involve fino a morire, dentro,
senza progetti, senza obiettivi”. Ancora
un richiamo all’unità: “Dobbiamo es-
sere uniti, altruisti, dobbiamo tutelare
la centralità dell’uomo, affinché il no-
stro agire ci coinvolga, in una comune
tensione all’aiuto, al sollievo, al benes-
sere, alla salute, all’integrazione, alla
pace”. “Il Rotary di oggi ha certamente
bisogno di più severità nella coopta-
zione dei soci. Se vogliamo intervenire
per rafforzare la Associazione dobbia-
mo imparare ad essere un po’ meno
buonisti ed un po’ più integralisti”. Ha
scritto il Presidente Internazionale, e
Caronna lo ha richiamato: “Quest’anno
ho incoraggiato i Rotariani ad innova-
re nei loro Club e nei loro distretti,ed
io spero che i Club del vostro distretto
e lo stesso distretto abbiano apporta-
to miglioramenti al fine di restare in
fase con il mondo. Si usano sovente
delle pratiche tradizionali in luogo di
pratiche migliori e noi dobbiamo assi-
curarci che le nostre procedure siano
veramente efficaci.Lo spirito del Ro-
tary resterà intatto se i nostri Club ed
i nostri Distretti resteranno vitali”. Il
seme del futuro germoglia il presente.
Il Rotary del Nordest lo sta coltivando,
con amorevole attenzione. Lo si è colto
durante l’intero congresso distrettuale,
svoltosi nei due giorni di venerdì 10 e
sabato 11 giugno, nell’accogliente Cen-
tro Congressi del BHR Hotel, chairman
La platea
Riccardo Caronna e Renato Duca
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