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CONGRESSI D’ITALIA
D
ISTRETTO
2090
Mauro Bignami
Foto: Rino di Maio
A Todi dall’11 al 12 giugno, per il XXVII
Congresso distrettuale, il tempo (at-
mosferico) non è stato dei migliori, ma
quello misurabile dalle lancette di un
qualsiasi orologio è stato invece fruttuo-
so, stimolante e, perché no, corroboran-
te. Chi c’era può confermarlo; chi non
c’era ha irrimediabilmente perso un’al-
tra occasione di ascoltare e di parlare
di Rotary. Un Congresso imperniato su
Rotary, arte e servizio, prosieguo ideale
e logico delle iniziative organizzate dal
governatore Mario in città d’arte, con
un percorso tematico che, partendo
dall’architettura, non ha dimenticato
alcune delle figure più importanti della
storia mistica d’Italia: San Francesco e
Jacopone. Gli interventi congressuali di
Stefano Papetti, Angiolo Boncompagni e
Antonio Pieretti, arricchiti dalle allocu-
zioni di Carlo Michelotti, rappresentante
del Presidente internazionale Ray Klin-
ROTARY,
ARTE E SERVIZIO
ginsmith, hanno messo un punto fermo
sulla tematica dell’anno rotariano appe-
na concluso con una significativa proie-
zione verso scenari futuri.
Stefano Papetti, nel suo intervento Etica
e tutela del patrimonio artistico e am-
bientale, ha ricordato come il Distretto
2090
riunisca regioni note per le loro
bellezze artistiche e per la suggestione
del paesaggio. Il Rotary, e lo dimostrano
i volumi ideati da Antonio Guarino e Lu-
ciano Pierini, è intervenuto nel corso de-
gli anni realizzando numerosi interventi
di restauro di dipinti, affreschi, sculture,
edifici storici, valorizzando le bellezze
delle nostre città con nuovi impianti di
illuminazione o con adeguate segnaleti-
che turistiche. Ha anche guardato alla
promozione dell’arte contemporanea,
incoraggiando l’attività delle Accademie
di Belle Arti, attraverso iniziative quali il
Premio Mannucci, che da diciotto anni
si tiene ad Arcevia. Tutto questo si è ri-
velato particolarmente utile in quanto
ha affiancato la difficile azione di tutela
che il ministero dei Beni Culturali, attra-
verso le Soprintendenze, porta avanti
con estrema difficoltà per la mancanza
di risorse economiche ed umane. Il Ro-
tary, nel futuro prossimo, “potrà ancora
impegnarsi nel campo della tutela, della
conservazione e della valorizzazione del
patrimonio storico artistico, individuan-
do, grazie alla rete dei Club presenti nel
territorio, le necessità impellenti; ma ai
rotariani si chiede di più, si chiede cioè
di avere nel loro agire quotidiano un
comportamento eticamente coerente, di
mettere in atto comportamenti virtuosi
che possano stimolare gli altri, in modo
particolare le amministrazioni pubbli-
che, ad agire con correttezza e buon
senso anche a vantaggio della tutela dei
beni culturali e del paesaggio, consape-
voli che, così agendo, non soltanto svol-
geranno un’azione utile alla tutela della
civiltà occidentale, ma potranno attuare
un volano economico in grado di garan-
tire occupazione e sviluppo”.
Angiolo Boncompagni, responsabile del
Servizio Relazioni internazionali dell’U-
niversità per Stranieri di Perugia, ha
ricordato che, “se la lingua e la cultura
di un popolo possono ancora rappre-
sentare uno strumento di affermazione
identitaria e di rafforzamento dei legami
politici ed economici con altri popoli,
l’italiano continua a rivelare un mistero
della propria crescita, perché strumento
di diffusione di un sistema valoriale po-
sitivo. Il soft power della superpotenza
culturale italiana esige però strategie di
promozione continuamente rinnovate,
che tengano conto dell’evolversi della
dimensione del dialogo e della coope-
razione, dell’internazionalizzazione dei
Il GSE al completo al Congresso di Todi
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