COMITATI INTERPAESE 57
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approvato dalle Nazioni Unite con la
formazione di 170 ingegneri ogni anno e
l’accordo di partenariato strategico con
la Fondazione Rotary e IHE che prevede
la presa in carico da parte della Fonda-
zione di 8 borsisti anche questi a livel-
lo annuale. La seconda tavola rotonda,
Educazione e Pace”, guidata da Cyril
Noirtin, rappresentante del Rotary Inter-
national presso l’Unesco ed ex membro
del Comitato per i Centri di Studio per la
Pace, è stata dedicata a programmi edu-
cativi dell’Unesco e del Rotary e dei Cen-
tri di Educazione alla Pace ed alla Riso-
luzione dei Conflitti. Presenti alla tavola
rotonda: Carlo Monticelli, Past Consi-
gliere del Consiglio Centrale del Rotary,
Mark Richmond, Direttore della Divisio-
ne di programmi educativi dell’Unesco e
Andrezza Zeitune, ex alunno dei Centri
di Studio per la Pace ora impegnata di-
rettamente all’Unesco. Questa tavola
rotonda ha mostrato la vicinanza degli
obiettivi del Rotary e l’UNESCO pro-
prio attraverso i programmi educativi.
In particolare, l’alfabetizzazione e l’edu-
cazione delle ragazze. Andrezza Zeitune
ha potuto così condiviso con i presenti
con note che hanno sucitato forte emo-
zione, la sua esperienza sul campo con
i bambini del Nord della Thailandia.
Come preludio alla terza tavola rotonda,
J. Chauvin, del Rotary Club “Parigi” ha
presentato nuove opzioni per lo svilup-
po sostenibile nella costruzione di una
torre nel quartiere “La Défense”. Nel ter-
zo “panel”, “La cultura della pace”, che la
signora Ann Belinda Preis, Dirigente del-
la Pianificazione Programmi dell’Unesco
intervenuta in sostituzione del signor
Hans d’Orville, Assistente del Direttore
Generale per la pianificazione Strategi-
ca, ha ricordato di aver già affrontato
nella Conferenza di Cannes del 2008, il
tema della “pace possibile” ed ha sotto-
lineato gli obbiettivi comuni del Rotary
e dellUNESCO che attraverso percorsi
paralleli agiscono con medesimi convin-
cimenti. Il Presidente Kalyan Banerjee
ha indicato infine che i Rotariani, ogni
giorno, con le loro azioni, la loro predi-
sposizione d’animo, il loro servizio e la
loro generosità hanno aperto ed aprono
sempre nuove vie per una vita migliore:
questo spiega e ricorda la definizione
di “pace attraverso il servizio”. L’Open
Forum ha poi permesso ai soci di fare
domande tanto al Presidente Banerjee
quanto ai Dirigenti dell’Unesco. Ma so-
prattutto ha permesso di verificare come
questa cultura della pace è un tema dina-
mico e unificante per i Rotariani. Nelle
osservazioni di chiusura, Serge Gou-
teyron ha ricordato il ruolo dei Rotariani
nella creazione di istituzioni intergover-
native, in particolare l’ONU e l’Unesco.
Q
I Comitati InterPaese
all’Unesco
Gianni Jandolo
Molto interessante per i Comitati Inter-
Paese l’opportunità di questa conferen-
za di Parigi.
Tra i presenti, Toni Polsterer, attuale
Presidente del Consiglio Esecutivo e
molti amici provenienti da diverse par-
ti del mondo, da Austria, Germania,
Francia, Marocco, Algeria, Tunisia,
Romania, Israele e Stati Uniti attirati
dalla possibilità di cogliere spunti per
l’azione, di trovare ragioni nelle nostre
speranze, ma anche nelle convinzioni
di quelli che attorno a questi temi ope-
rano e conseguono risultati.
Una stimolante “re-union” che ha raf-
forzato la consapevolezza su quanto di
comune ci sia tra la visione del Rotary
e quella dell’UNESCO in tema di pace.
Coltivarla richiede sforzi congiunti per-
ché come ha detto Ann Belinda Preis,
non è più pensabile agire da soli, per
quanto grandi siano le forze coinvol-
te. Non è solo una questione di fondi,
è questione appunto di visione condi-
visa, di modelli culturali condivisi che
mettano nei fatti l’uomo e la condizione
Serge Gouteyron
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