ROTARY |
aprile 2012
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di pace al primo posto nella scala degli
interessi.
E’ stata offerta quindi una vista a 360
gradi sui modi di intervento di en-
trambe le organizzazioni, su cultura,
formazione, preparazione dei giovani,
specializzazione e soprattutto sulla
costruzione di ragioni di pace e di coe-
sistenza, strettamente connessa con la
storia e lo sviluppo delle iniziative dei
Comitati InterPaese.
Tra le domande poste durante l’Open
Forum quella sul tema delle partner-
ship strategiche e quella sul ruolo dei
Comitati InterPaese. Nella prima do-
manda, considerando il grande succes-
so di molte collaborazioni strategiche
in diverse aree, si è chiesto di compren-
dere meglio se il Rotary non ritenesse
quella della pace, un’ulteriore area di
partnership con le pubbliche istituzioni
internazionali. L’altra ha riguardato più
direttamente il ruolo dei Comitati Inter-
Paese nella valorizzazione delle diversi-
tà e nel superamento delle barriere po-
litiche sociali, economiche e religiose,
ragioni che sono parte integrante della
storia e della missione dell’UNESCO.
Il Presidente Internazionale Kalyan
Banerjee ha sottolineato come il Rota-
ry sia sempre pronto a percorrere “in-
sieme” ad altri le strade che portino al
miglioramento della qualità della vita
della società. È quindi un grande privi-
Un momento della Conferenza sulla Pace
legio essere “membri associati” di un’i-
stituzione culturale ma allo stesso tem-
po “politica” di rilievo universale come
quella dell’UNESCO; questo consente
infatti di acclarare una visione comune
come quella che oggi viene qui celebra-
ta ed anche di favorire possibili siner-
gie e di investigare sui modi per coltiva-
re concretamente insieme la pace.
Sui Comitati InterPaese, il Presidente
Internazionale Kalyan Banerjee ha os-
servato come nel corso degli ultimi due
anni siano stati fatti ottimi progressi
nell’ambito di questa che è l’ulteriore
concreta, immediata strategia a favore
della pace e della coesistenza pacifica.
Migliorata ad avviso del Presidente Ba-
nerjee anche la consapevolezza delle
istituzioni rotariane e dei Governatori
sui CIP, esprimendo, in conclusione,
la convinzione che dagli Institute dove
sono stati presentati lavoro, prospetti-
ve e missione di questa organizzazione,
si debba passare all’Assemblea Inter-
nazionale per condividere, informare
e preparare più pienamente il Rotary
all’utilizzo di rinnovati strumenti di
intervento. Un buon incontro che, rile-
vando la convergenza degli obiettivi tra
l’UNESCO - istituzione Internazionale
-
e il Rotary - organizzazione volontari-
stica di servizio umanitario, ha “aperto”
sul futuro della nuove iniziative con-
giunte.
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