ROTARY |
aprile 2012
54
Il Forum Legalità e cultura dell’etica
D
ISTRETTO
2080
Questo è proprio ciò che può accadere
ogni giorno a tutti noi, inermi esche
di pubblicità a cui promettono cam-
biamenti miracolosi e felicità infinite,
ma che per lo più, si rivelano prodigio-
si inganni”.
(
Francesca Romana di Gasbarro, Ales-
sandra Monti, Simone Vittori. Scuola
media statale di Amatrice - Rieti)
Queste parole sono state tratte da uno
dei numerosi temi pervenuti in occa-
sione del concorso per scuole medie e
superiori bandito dal distretto 2080 e
finalizzato, proprio tramite le scuole,
al più diretto coinvolgimento possibi-
le delle giovani generazioni. Sono le
parole d’inizio in risposta al tema pro-
posto: “
La contraffazione e la pubbli-
cità ingannevole sono tra le forme più
diffuse di illegalità, esse danneggiano
gravemente tutti i cittadini sul piano
culturale, socioeconomico, ambienta-
le e della salute. Lo studente esponga
e commenti l’argomento attraverso la
realizzazione di un elaborato scritto,
un manifesto o un corto
”.
Il ruolo della scuola è fondamentale
nell’opera di sensibilizzazione dei giova-
ni a favore di una più consapevole cul-
tura della legalità. É infatti nella scuola
che i ragazzi acquisiscono gli strumen-
ti per diventare adulti e consapevoli,
pronti ad esercitare una vera coscienza
critica. Il ruolo sociale della scuola è ri-
levante, non soltanto perché esso forni-
sce un importante punto di riferimento
tanto nella formazione quanto nell’edu-
cazione alla legalità delle giovani gene-
razioni, ma anche perché attraverso la
scuola e i giovani si riesce a coinvolgere
più efficacemente anche tutte le loro fa-
miglie.
Quest’anno l’argomento scelto dalla
commissione distrettuale Legalità e
Cultura dell’Etica è stata “La Contraf-
fazione”. Un fenomeno che si presenta
complesso e con caratteristiche sempre
più transnazionali ed invasive, toccan-
do tutti i settori economici del nostro
Paese. La lotta alla contraffazione ri-
sulta, infatti, particolarmente difficile
proprio a causa della sottovalutazione
del fenomeno stesso, in quanto da una
larga fascia della popolazione esso non
è sufficientemente percepito come un
problema criminale di grande rilevanza.
Bisogna far capire ai ragazzi che l’acqui-
sto di un bene contraffatto o di illecita
provenienza sostiene l’illegalità: recan-
do danno all’economia, ai lavoratori e a
tutti coloro che operano in modo corret-
to sul mercato.
Tra il 1990 e il 2010 l’industria del falso
è cresciuta del 1600% nei settori dell’ab-
bigliamento, del tessile, degli accessori,
della pelletteria e ancor più nel settore
agroalimentare, in quello dei farmaci e
dei prodotti elettromedicali. Si calcola
che una quota tra il 7% e il 10% del com-
mercio mondiale sia costituito da merci
contraffatte.
Un volume di affari che arriva a 500 mi-
liardi di euro e che coinvolge oltre 149
paesi con un’immissione di merce con-
traffatta, che, per circa l’80%, proviene
principalmente dai paesi orientali. Sono
queste, infatti, alcune delle nuove eco-
nomie sostenute ed incrementate anche
da merci frutto di illegalità. In Italia il
mercato delle merci contraffatte vie-
ne stimato tra i 5 e i 7 miliardi di euro;
esso coinvolgerebbe oltre 130.000 lavo-
ratori in nero. È proprio per l’ampiez-
za e la gravità di questo problema che
quest’anno si è scelto di analizzare la
natura e le conseguenze della Contraf-
fazione, invitando tutti i Club aderenti a
riflettere su queste gravi e penalizzanti
problematiche.
L’intervento di Santo Versace al Forum
La sala gremita in ogni ordine
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