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LA FORZA DEL SOGNO E DELLA SPERANZA
T
uttò inizio con un so-
gno di due persone, en-
trambe rotariane. Il So-
gno si diffuse presto al di là
del Rotary International per
ispirare l’azione della comu-
nità mondiale e far nascere
così tra l’altro, nel 1988, la
GPEI (Global Polio Eradica-
tion Initiative).
Poco più di 20 anni dopo, il sogno si è
concretizzato nella più grande mobili-
tazione di persone in tempo di pace, e
la guerra contro la polio è stata vinta
al 99%. Ma sappiamo che il 99% non è
sufficiente. Finché esiste il poliovirus
nel mondo, troverà bambini vulnera-
bili, non importa dove essi vivano. Al
tempo stesso, senza uno sforzo mon-
diale orchestrato per combattere la
malattia, più di 250.000 bambini saran-
no paralizzati e rischieranno di morire
nel giro di pochi anni. Questo è inac-
cettabile quando si ha un vaccino - il
vaccino antipolio orale - che non è solo
economico ed efficace, ma può essere
somministrato da volontari, non solo
da operatori sanitari formati. Sradicare
l’ultimo 1% non è, non sarà facile, dato
che il virus ora si nasconde nelle zone
più ostili e inaccessibili, ma finché la
mobilitazione rimane alta e il mondo
mantiene il suo impegno, non vi è al-
cun motivo per pensare che il sogno
non possa divenire realtà.
Il Rotary International non solo ha
creato la “scintilla” iniziale di inte-
resse per l’eradicazione globale della
polio, ma persevera nell’alimentare il
fuoco innescato da quella scintilla. I
Rotariani infatti ispirano Governi ed
Organizzazioni partner della GPEI per
garantire che si faccia tutto il possibile
per vivere l’impegno preso nel 1988. In
tutto il mondo essi operano senza so-
sta per aiutare il GPEI a realizzare que-
sto sogno: somministrando il vaccino,
parlando con i genitori interessati alla
Polio nei paesi colpiti, scalando mon-
tagne o circumnavigando continenti
per raccogliere fondi, partecipando a
riunioni con i Governi per convincerli
dell’importanza di sostenere l’eradi-
cazione della polio, politicamente e
finanziariamente. Più di un milione di
Rotariani sono stati coinvolti in attivi-
tà di sostegno della eradicazione della
polio, e l’organizzazione è stata diretta-
mente responsabile di oltre un miliardo
di dollari in finanziamenti per l’iniziati-
va globale, per non parlare del contri-
buto “in natura” fatto di grandi energie,
di tempo, di passione e naturalmente...
di sogni e di speranze. Senza Rotary, la
Global Polio Eradication Initiative non
esisterebbe.
Stiamo entrando in un periodo molto
interessante per l’eradicazione della
polio. Cambiamento e innovazione
vengono attuate attraverso la collabo-
razione e la sinergica azione dei part-
ner mentre il mondo riconosce che la
necessità di eradicazione della polio è
simile a qualsiasi altra emergenza che
minaccia centinaia di migliaia di vite.
Il Rotary continuerà a svolgere un ruo-
lo cruciale. La GPEI ha bisogno che il
Rotary mantenga l’incredibile lavoro
fatto per pochi anni ancora. Siamo
così vicini allo sradicamento e si ha
bisogno dell’aiuto consapevole di tutti
per finire il lavoro. I recenti progressi
in India dimostrano che può essere
fatto. Un tempo si pensava che questo
Paese sarebbe rimasto ultimo al mon-
do nella battaglia contro la Polio, ma
ogni aspettativa per quanto ambiziosa
è stata spazzata via dalla realtà che a
gennaio 2012 ha consegnato un risul-
tato straordinario, e cioè quello di non
aver registrato un solo caso di Polio in
13
mesi! E anche se il conteggio fina-
le dei casi per il 2011 dovesse ancora
“99%
NON È ABBASTANZA ”
Dr Bruce Aylward
Chumsungda
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