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SPECIALE PROGRAMMA ALIMENTARE MONDIALE
M
aggior potere, ruolo, re-
sponsabilità alle donne.
Tutto ciò corrisponde ad al-
meno 100 milioni di persone
che potrebbero riscattarsi da
una condizione di povertà. Lo
dicono le Nazioni Unite quan-
do affermano che il costo pa-
gato dalle società per l’esclu-
sione delle donne è altissimo,
in termini di condizioni di sa-
lute, istruzione, produttività,
ricchezza di una nazione.
Sicurezza alimentare e uguali opppor-
tunità per le donne. Il rapporto è diret-
to. La disparità di genere crea insicu-
rezza alimentare e perpetua l’eredità
della fame, un lascito che generazione
dopo generazione le madri denutrite
passano ai figli e alle figlie.
Le ragazze denutrite quando diventano
madri hanno il 40 per cento in più di
probabilità che il loro figlio muoia pri-
ma ancora che abbia compiuto 5 anni.
Persino la natura quando si accanisce
su un paese, su un villaggio, su una po-
polazione tratta in modo diverso i suoi
figli e le sue figlie se tra loro esiste un
gap, una disparità.
Lo afferma uno studio della London
School of Economics quando sottoli-
nea come le donne, nelle crisi umani-
tarie dovute a eventi climatici, hanno
il 14 per cento in più di probabilità di
morire, per poco cibo e poche risorse
economiche.
L’anno scorso il Nobel per la pace è an-
dato a tre donne, due liberiane e una
yemenita. Un bel risultato se si pensa
che nella storia del prestigiosissimo
riconoscimento, su 110 personalità da
Nobel c’erano solo 15 donne.
Tra le premiate del 2011 c’è Ellen John-
son Sirleaf, presidente della Liberia e
prima donna ad assumere questo ruolo
in Africa. Tra le azioni della neo presi-
dente appena eletta in un paese distrut-
to dalla guerra vi fu, nel 2005, l’accesso
gratuito alla scuola.
Da allora la frequenza scolastica delle
ragazze è cresciuta del 40 per cento,
primo passo per
l’empowerment
delle
donne. Ed è proprio nella scuola che ha
preso avvio uno dei più efficaci inter-
venti del Programma Alimentare Mon-
diale (WFP), l’agenzia delle Nazioni
Unite con sede a Roma, che si occupa
di assistenza alimentare.
Fornire un pasto a scuola a un bambino
o a una bambina ha un costo limitato,
appena 20 centesimi di euro. Ma il ren-
dimento di questo minuscolo investi-
mento è enorme.
Da far invidia a Wall Street. Per ogni
anno di scuola elementare frequenta-
ta da una bambina, le sue previsioni
IL CIBO
NELLE MANI
DELLE DONNE
di Vichi De Marchi*
WFP / Laura Melo ©
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