ROTARY |
marzo 2012
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di guadagno da adulta aumentano del
10 - 20 per cento e il tasso di mortalità
infantile - quando sarà madre - si ridu-
ce del 10 per cento. Molte delle ragazze
che studiano sono sui banchi di scuola
anche perchè trovano un pasto ad at-
tenderle. Le statistiche di 32 paesi afri-
cani ci dicono, infatti, che la frequenza
delle ragazze è aumentata del 32 per
cento dopo appena un anno dall’intro-
duzione dei programmi di alimentazio-
ne scolastica del WFP.
Donna è sinonimo di agricoltura in
moltissimi paesi in via di sviluppo.
Sono loro che forniscono oltre il 60
per cento della forza lavoro nei campi
anche se pochissime sono proprietarie
del terreno che coltivano. Nasce dalla
constatazione di questo divario tra la-
voro e risorse, la centralità delle don-
ne contadine nei programmi del WFP
“Acquisti per il progresso” (Purchase
for Progress - P4P) con la fornitura di
sementi, attrezzi, training per facilitar-
ne l’accesso ai mercati.
“Il cibo nelle mani delle donne” è la sin-
tesi di molte buone pratiche del WFP.
Come quella di inserire nei comitati di
gestione per la distribuzione del cibo,
nei villaggi e nelle comunità, soprattut-
to donne. O come quella di dare diretta-
mente alle donne le razioni alimentari
a garanzia che il cibo verrà equamente
distribuito.
Donna e alimentazione - ossia “il cibo
giusto al momento giusto” - è anche
l’ultima frontiera dell’assistenza uma-
nitaria per combattere e prevenire la
malnutrizione nei primi 1.000 giorni di
vita, dalla gestazione ai due anni.
Si tratta di progetti diversi ma che han-
no un comune obiettivo: la fame si può
battere. A patto che ci siano le donne.
* Vichi De Marchi, giornalista, ha lavorato per nu-
merose testate e per la Rai. E’ anche autrice di
romanzi per ragazzi. Dal 2003 è portavoce per
l’Italia del WFP.
Il WFP e il Rotary
Marco C. Randone,
rappresentante ufficiale del RI presso il WFP
La sede generale del World Food Programme
(o PAM - Programma Alimentare Mondiale) si
trova a Roma sin dalla sua nascita (1962), ed
insieme a FAO e IFAD compone il cosiddetto
polo agro-alimentare delle agenzie delle Nazio-
ni Unite - il WFP è la più grande organizzazio-
ne umanitaria al mondo. L’agenzia si occupa
di assistenza alimentare per combattere la
fame, e nel 2010 ha fornito cibo a 109 milio-
ni di persone in 75 paesi (n.b.: 4,6 milioni di
tonnellate di cibo per 1,25 miliardi di $, dei
quali ben 78% acquistati sul posto a supporto
delle economie locali). Ed è questo l’aspetto
interessante: il WFP è conosciuto soprattutto
per i suoi massivi interventi nelle emergenze,
dal 2008, da agenzia per gli aiuti alimentari,
è divenuta agenzia per l’assistenza alimentare,
con un ventaglio di strumenti più vario ed ar-
ticolato per rispondere a bisogni alimentari an-
che nel medio termine e creare le premesse per
l’autosufficienza. Ed è in questa dimensione
e prospettiva che si possono sviluppare azioni
comuni fra WFP e Club Rotary: già nel 2008
il nostro Global outlook riportava in evidenza
gli interventi suggeriti dal Direttore Esecutivo -
Josette Sheeran - nell’ambito dell’impatto della
sottonutrizione sulla mortalità infantile (pro-
gramma REACH). Oggi si enfatizza l’importan-
za di sviluppare tutta la potenzialità delle don-
ne rurali, ed in questo settore è interessante il
programma dei pasti scolastici: ottenere cibo
sotto forma di refezione scolastica incoraggia
le famiglie a mandare i propri figli a lezione,
creando i presupposti per un presente meno
affamato ed un futuro più scolarizzato.
Lo “school feeding” è un programma che ne-
cessita di molti fondi, ma è in linea con le pri-
orità del RI e nelle corde dei nostri giovani: re-
centemente alcuni Rotaract del Distretto 2080
hanno organizzato un evento ed hanno raccolto
fondi per la refezione scolastica di una scuola
in Gambia; ma il Comitato Italiano del WFP è
in contatto con altri club italiani per motivare
e raccogliere il supporto ad azioni di comune
interesse.
Come spesso succede, incontrando queste or-
ganizzazioni al lavoro, mi confermo nell’idea
che il Rotary farà pure meno di quello che po-
trebbe, ma fa molto di più di quanto non si
sappia. Lo sapevate che a Brindisi opera una
delle 5 basi mondiali di pronto intervento, da
cui partono i primi soccorsi nei casi di emer-
genza; e che molti nostri amici del D. 2120
sono attivi nel Comitato Italiano WFP; e che
in alcune regate dell’Adriatico corre una barca
a vela sotto le bandiere congiunte del Rotary
e del WFP? Il WFP è uno dei maggiori e più
efficienti operatori di solidarietà; conosciamolo
meglio
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