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SPECIALE PROGRAMMA ALIMENTARE MONDIALE
REACH
Reach: ovvero come migliore l’alimentazione e
mettere a punto strategie nutrizionali coordina-
te tra le agenzie delle Nazioni Unite con il so-
stegno e il coinvolgimento di altri partner.
Dopo poco meno di due anni di lavoro comune,
i risultati dimostrano che la strada imboccata
dal sistema ONU è quella giusta. WFP, FAO,
UNICEF, IFAD, OMS sono alcuni degli attori di
questo sforzo congiunto che evita le duplicazio-
ni e consente di utilizzare al meglio le risorse,
professionali e di conoscenza. Soprattutto ogni
intervento è basato sui specifici bisogni del
paese in cui si interviene e viene realizzato in
coordinamento con il governo e gli attori locali.
Obiettivo generale: collegare la nutrizione infan-
tile alla sicurezza alimentare, alla salute e agli
aspetti di cura e di sostegno alle madri. Non si
tratta di classici interventi, non ci sono proget-
ti che REACH finanzia ma competenze, buone
pratiche, aiuti professionali che vengono dati
soprattutto ai governi locali. Ad esempio, nello
sviluppo di una campagna di sensibilizzazione
sui temi della nutrizione, che è spesso l’antica-
mera per interventi più massici e investimenti
da parte dei governi nazionali.
Nello specifico sono cinque i campi di inter-
vento di REACH legati alla sicurezza alimentare
e alla salute: (i) migliorare l’alimentazione dei
neonati e dei bambini piccoli, (ii) curare la mal-
nutrizione acuta, (iii) aumentare il consumo di
micronutrienti, (iv) migliorare le condizioni di
igiene e il controllo dei parassiti, (v) aumentare
accessibilità e disponibilità del cibo.
Questo approccio multisettoriale è proprio an-
che dal movimento SUN (Scaling-Up Nutrition),
di cui REACH è parte, fortemente impegnato a
sostenere la campagna lanciata dal Dipartimen-
to di Stato Usa, dal governo irlandese e da altri
soggetti per garantire un’adeguata alimentazio-
ne nei primi 1.000 giorni di vita, vale a dire dal-
la gestazione sino ai due anni, periodo ritenuto
cruciale per la crescita dell’individuo. E’ stato,
infatti, dimostrato come la sottoalimentazione e
la malnutrizione in questa fase della vita provo-
chino ritardi e deficit non più colmabili. Per un
governo non investire nell’alimentazione signi-
fica, perciò, pagare un conto ben più salato in
termini di mancata produttività, costi sanitari e
minori incrementi del PIL.
Alla fine del 2012 dovrebbero essere 15 i paesi
in cui è attivo REACH; dalla Cambogia, all’E-
tiopia, dal Bangladesh alla Tanzania passando
per la Mauritania dove REACH, su richiesta del
governo, ha da poco concluso una mappatura
della situazione nutrizionale del paese. Uno dei
dati che emerge con forza riguarda le percen-
tuali crescenti di madri che allattano esclusi-
vamente al seno, passate dal 19 per cento nel
2008 al 46 per cento nel 2010 grazie alla
campagne promosse in tal senso. Non solo.
Proprio grazie ai risultati della campagna di
sensibilizzazione, il governo della Mauritania ha
ricevuto contributi (tra cui 7,5 milioni di dollari
dal Fondo spagnolo per gli Obiettivi di Sviluppo
del Millennio) che consentiranno di ampliare gli
interventi nutrizionali.
In seguito a calamità naturali
sono le donne e le ragazze
a soffrire di più per la carenza di cibo.
WFP / Wayne Conradie ©
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