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INCONTRI
questo fine aver mostrato come molte attività nei due Distretti
continuassero a essere condotte come se il frazionamento
non fosse intervenuto, mantenendo l’interdistrettualità dei
seminari, di alcuni importanti progetti e mostrando come tra i
Governatori e gli staff delle due nuove unità operative ci fosse
amicizia, sintonia e comunità di intendere l’operatività.
Durante le visite al Distretto, quale atmosfera hai respirato nei
Club? Entusiasmo e vitalità oppure apatia e stanchezza?
È una domanda cui non è facile dare una risposta in poche
parole. Le situazioni sono diverse, anche se non penso che
nessun club possa dire di aver riscontrato apatia o stanchezza.
Ci sono club che hanno qualche problema e che sono magari
più lenti o meno motivati nell’affrontarli o nel risolverli, ma
parlare di apatia o stanchezza è eccessivo. Diciamo in ge-
nerale che il Distretto è sufficientemente dinamico e con la
giusta voglia di fare. Poi in questo quadro positivo, si possono
fare delle differenziazioni in parte riconducibili alla posizione
geografica (piccoli centri verso grandi città), alla dimensione
del club (medi verso grandi), all’età media dei soci. Ma nel
complesso il quadro che mi si è presentato è quello di un
distretto in cui i problemi sono pochi e risolvibili, mentre le
potenzialità e la capacità di mettersi in gioco con attività di
servizio di grande portata sono veramente rilevanti. E questa
affermazione è convalidata dai services che in generale tutti i
club del Distretto sono stati in grado di promuovere: progetti
di grande impatto sociale sul territorio, progetti importanti in
realtà economiche critiche in paesi lontani, tutte affrontate
con la partecipazione di più club che hanno operato insieme
per raggiungere gli scopi che si erano prefissati. La volontà di
“servire” è resa evidente dal fatto che quando durante le visite
ho descritto progetti di grande rilevanza attuati da altri club,
ho riscontrato un’immediata risposta positiva e la volontà di
promuovere un’azione analoga nel territorio circostante il club
visitato, con un “effetto domino” che ha reso possibile far be-
neficiare praticamente tutto il Distretto di queste valide azioni
a favore della comunità (mi riferisco, tra gli altri, al Progetto
di Screening Andrologico a favore dei giovani del territorio).
Tutti i Club sono stati promossi all’esame del Governatore
oppure qualcuno deve ripassare la lezione?
Mi pare del tutto inappropriato il termine “esame del Gover-
natore”. Nessun club è sottoposto a un esame, ma il gover-
natore delinea in occasione delle sue visite le linee guida che
il club dovrà seguire ed i punti essenziali, come sono stati a
lui indicati durante l’Assemblea Internazionale, e poi verifica
se e in che misura il club è riuscito a rispettare le indicazioni
fornite. Il termine esame implica un giudizio di merito, mentre
il compito del Governatore consiste nel capire i motivi che
hanno eventualmente impedito a un Club di operare nel modo
atteso e trovare con il Club modi per superarli, concordando
una linea di azione che possa essere ragionevolmente seguita.
Quest’anno molte iniziative, seminari formativi e service, so-
no state condivise dai due Distretti 2031 e 2032. Sarà così
anche in futuro?
A questa domanda potranno rispondere i Governatori Eletti
dei Distretti. Personalmente mi auguro di si, perché i seminari
di formazione e i services condivisi costituiscono un collante
essenziale per mantenere viva l’amicizia e il rispetto tra i soci
dei due Distretti e consentire loro di pianificare anche azioni
di grande impatto, dove il numero dei club partecipanti e il
loro potenziale economico sono un fattore critico di grande
importanza.
La pace attraverso il servizio è stato il motto del Presidente
internazionale per quest’anno. Quali sono state le iniziative
per la pace del tuo Distretto?
Se si considera qual è l’idea di pace che il Presidente Tanaka
ha richiamato durante le presentazioni che ha fatto, tutti i
service che i club hanno effettuato, (o perlomeno la gran par-
te di essi) hanno come obiettivo l’edificazione della pace. Se
pace è aiutare chi ha sete, chi vive nell’indigenza, chi chiede
alfabetizzazione o aiuto sanitario, buona parte dei services at-
tuati dai rotariani hanno avuto questo indirizzo. In particolare
sul tema specifico nel Distretto è stato bandito un concorso
per studenti delle scuole superiori, che chiedeva agli studenti
di preparare un elaborato (disegno, componimento, poesia e
quant’altro) sul tema della pace. I migliori elaborati sono stati
premiati consentendo agli autori la partecipazione al RYPEN,
a spese del Distretto e con la pubblicazione e citazione sulla
stampa.
Puoi fare un bilancio dei primi dieci mesi alla guida del Di-
stretto? Che cosa ti è piaciuto di più?