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ROTARY
maggio 2013
NIGERIA
Leader politici e religiosi boicotta-
no i vaccini antipolio nella Nigeria
del nord, nel 2003. Sostengono
che il vaccino sia contaminato,
e sia parte di uno stratagemma
dell’ovest per diffondere l’AIDS
e rendere le ragazze infertili. Gli
sforzi per l’immunizzazione sono
ripresi nel Settembre 2004, dopo
che nuovi test avevano convinto gli
ufficiali che i vaccini erano sicu-
ri. Ma molti leader Muslim rimasti
nella regione in disaccordo con la
campagna e nell’affollata metropoli
di Kano, minacciano i progressi
fatti in città con attacchi mortali
contro chi lavora per la polio. Il
Nord della Nigeria è l’unico posto
nel mondo dove i casi di polio sono
in aumento. Nel 2012 sono stati
riportati 122 casi, quasi più del
doppio rispetto al 2011.
Nel 1988
migliaia di famiglie in
Sierra Leone fuggirono dalle proprie case quando il Fronte
Rivoluzionario Unito eseguì la sua campagna di terrore contro
i civili. Nonostante il caos, gli operatori sanitari e i volontari
effettuarono la giornata nazionale d’immunizzazione come da
programma. La squadra d’immunizzazione cercò i rifugiati
lungo le strade della nazione e nella jungla. Rischiando le
proprie vite mentre l’artiglieria risuonava vicina, continuaro-
no, determinati a portare in salvo le gocce di vaccino per ogni
bambino che avrebbero potuto trovare. Oggi la Sierra Leone è
libera dalla polio.
Grazie ai sacrifici di quelli che hanno partecipato agli sforzi
globali per l’immunizzazione, inclusi centinaia di migliaia
di rotariani, la polio è sull’orlo dell’estinzione. I team hanno
“conquistato” le malattie nelle zone devastate dalla guerra e
nelle regioni scosse da disordini politici. Solo l’Afghanistan, la
Nigeria e il Pakistan rimangono polio endemici.
Ma gli ostacoli persistono nella battaglia finale per l’eradi-
cazione mondiale, e le malattie hanno dimostrato di essere
complicate, nemici contenziosi. Disinformazione e rumors
su una cospirazione continuano a diffondersi in alcune aree
feroci e agili come il virus stesso. Le piccole dosi di vaccino
somministrate per salvare la vita dei bambini, diventano
fonte di paura, e sospetto e ostilità crescono, gli immunizza
tori possono diventare obiettivi. Gli eroi in prima fila della
battaglia mondiale alla polio sono gli stessi operatori sanitari
e i volontari, infermiere, madri, padri, Rotariani e leader di
comunità che lavorano porta a porta, nei bassifondi e nei vil-
laggi isolati, per portare avanti lo sforzo per l’immunizzazione.
E con la recente uccisione di almeno 20 operatori sanitari in
Afghanistan, Nigeria e Pakistan, il 2 marzo, l’eradicazione
della polio è diventato un atto di coraggio.
Il fotografo Jean-Marc Giboux ha fotografato la polio per 16
anni, viaggiando attraverso 15 paesi in Africa e Asia, com-
presa la Sierra leone, la Nigeria, il Chad, l’Afghanistan, il
Pakistan e l’India, per documentare i volti dietro la campagna.
“I lavoratori della polio viaggiano attraverso posti di dispera-
zione e pericolo, attraverso i bassifondi, zone di guerra, campi
di rifugiati, con una missione in testa: raggiungere più bambi-
ni possibili. Nessun posto è off-limits,” dice Giboux. “Hanno
un impegno nella loro causa che spesso non si vede. Senza
di loro l’eradicazione della polio non potrebbe avvenire. Sono
orgoglioso di documentare la loro eredità”.
MEGAN FERRINGER