Rotary | Settembre 2013 - page 37

rI
-GENERAZIONE
passare all’azione nell’ottica di indirizzare la propria vita in
un percorso che rappresenti la strada migliore per affrontare
e vivere con dignità il proprio futuro.
Avendo presente, come tiene a evidenziare il PDG Vinicio Fer-
racci, che “quando il Rotary fa riferimento alle nuove gene-
razioni non richiama solo le nostre Associazioni giovanili, con
le quali il rapporto è forte e particolare nel Distretto 2071,
ma tutti i giovani che incontriamo nella nostra vita, nel lavo-
ro, nei rapporti sociali, anche perché diversamente verrebbe
meno il carattere umanitario rivolto alla comunità locale e
mondiale. Un’azione vigorosa dunque quella che il Distretto
2071 sta svolgendo a favore dei giovani, non dimenticando
mai che il Rotary International fa riflettere che “il Rotary non
è solamente uno stato d’animo, ma si deve tradurre in attività
obbiettiva e tanto il Rotariano quanto il Club devono mettere
in pratica la teoria del servire”.
Ettore Mario Peluso
Da quando tempo, Ettore, fai parte del Rotaract? Come sei
entrato nella fila del Rotaract e con quali aspirazioni?
Devo il mio avvicinamento al Rotaract a due fattori fonda-
mentali: all’esempio concreto dei miei genitori, e alla mia
partecipazione al RYLA Distrettuale nel 2004, che mi ha
definitivamente confermato di aver trovato la rotta giusta per
la mia esigenza di un impegno associativo costruttivo.
Il mio ingresso nel Rotaract avviene nel 2005 a Taranto
durante un’Assemblea Distrettuale e l’Anno sociale succes-
sivo divengo Presidente del Club Bari Alto Casamassima.
Successivamente, grazie alla stima e alla fiducia di vari Past
Rappresentanti Distrettuali, ho ricoperto differenti incarichi
distrettuali. Nel mio percorso rotaractiano ho anche avuto
l’opportunità di rappresentare il nostro Distretto nell’unico
RYLA Nazionale, tenutosi a San Marino nell’aprile del 2008:
una settimana di formazione senza precedenti, con relatori
di caratura nazionale. Nell’aprile 2011 vengo designato RRD
per l’Anno Sociale 2013-2014.
è stato innanzitutto un grande onore, ma è anche l’ennesimo
punto di partenza, è un’occasione per mettersi in gioco, per
cambiare se stessi e per trovare stimoli sempre nuovi nella
realizzazione di grandi attività di service.
“Io credo nel Rotary”, scrisse negli anni ’70, un grande Pre-
sidente Internazionale, Robert Manchester. “Vivere il Rotary”
esorta l’attuale P.I. Ron Burton. Due personaggi e due motti
che sollecitano i giovanissimi rotariani, insieme ai più maturi
aderenti, a spingere la nave dell’Associazione da un lato verso
nuovi lidi e nuovi obiettivi.
Credere nel Rotary (e quindi nel Rotaract) significa, innan-
zitutto, vivere a pieno l’esperienza rotariana, farsi travolgere
dalla spinta positiva che il Rotary trasmette. Nel nostro Anno
Sociale cercheremo di cambiare più vite possibili e di miglio-
rare la qualità della vita di tanti bambini del nostro territorio,
attraverso due Progetti di Servizio. Il primo, il Service Nazio-
nale “DREAMBOX”, ci permetterà di entrare nel reparto di
D. 2120
Interviste
RRD
Ettore Mario Peluso
Rappresentante Interact
Silvia Todisco
37 ri-generazione
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