Rivista Rotary | Aprile 2014 - page 24

Il Rotary sta affrontando una fase estremamente de-
licata, tra la necessità di tenere il passo con i tempi
e il desiderio di farlo senza trascurare i fondamenti
culturali della sua qualificante tradizione. Quali sono
le sue considerazioni su questo percorso? E dove ci
porterà il confronto sempre più serrato con la rapida
società di oggi?
Negli ultimissimi anni i presidenti internazionali che si so-
no succeduti e i consiglieri del Rotary International hanno
affrontato questo delicato tema nell’ottica della continuità
della nostra associazione con una particolare attenzione
all’evoluzione tecnologica e ai relativi comportamenti, soprat-
tutto riferiti alle nuove generazioni. Siamo tutti consapevoli
della difficoltà, a livello mondiale, di gestire una fase ormai
troppo prolungata di stagnazione, se non di diminuzione
dell’effettivo, non supportata dall’inserimento di una nuova
generazione.
Le decisioni prese e implementate sono state di elaborare un
piano strategico del Rotary International, con obiettivi ben
definiti, da calare in ogni Distretto con l’attuazione di un pia-
no strategico regionale, di adottare una struttura di governan-
ce più vicina ai governatori e ai club costituita nelle 41 zone
mondiali dal RI Board Director, dal RI Coordinator, dal Rotary
Public Image Coordinator e dal Rotary Foundation Coordina-
tor. Relativamente alle soluzioni per attrarre i giovani tenendo
conto del loro collocamento e comportamento nell’attuale
rapida evoluzione della società, il Rotary International ha
approvato due nuove tipologie di Club, rispettivamente Club
Satellite ed e-Club, basati su una maggiore innovazione e
flessibilità di costituzione e di funzionamento che tengano
anche conto dell’utilizzo dei social media.
Quali sono i punti di forza su cui il Rotary può basare
la propria forza attrattiva e quali sono gli interlocutori
cui è bene si rivolga, a suo parere, per soddisfare l’am-
bizione alla crescita, oltre che l’obiettivo tutt’altro che
trascurabile, del mantenimento dell’effettivo?
L’obiettivo dichiarato del Rotary International è di raggiunge-
re nel 2015 un numero di soci pari a 1,3 milioni contro gli at-
tuali 1,2 milioni. Il primo obiettivo è sicuramente quello del
mantenimento dell’effettivo, anche nei distretti della zona
12 (Italia) che deve essere perseguito coinvolgendo di più i
rotariani dei vari club in interessanti progetti di servizio met-
tendo a disposizione le competenze professionali mescolate
con le caratteristiche personali di leadership. Gli interlocutori
cui ci dobbiamo tutti rivolgere sono i giovani e le donne. Nel
mondo le donne attualmente rappresentano il 19 % del totale
dei soci ed i giovani tra i 30 ed i 33 anni il 9%. Un elemento
importante per attrarre queste due tipologie di futuri soci è
ANDREA ODDI
Ingegnere, socio del RC
Milano Sud Ovest, RC
(Rotary Coordinator) è
laureato in Ingegneria
Meccanica, all’Universi-
tà di Genova. Ha rico-
perto numerosi incarichi
di prestigio nei gruppi: Ansaldo Meccanico Nuclea-
re; Mannessmann A.G.; Gruppo Pirelli; Solari & C;
Gruppo Sistemi Optoelettronici; Spencer & Stuart
International; Heidrick & Struggles International;
Kpmg Business Advisory Services S.p.A.; Argos
Soditic Italia - Fondo di Private Equity.
IL PUNTO
24
ROTARY
aprile 2014
UNA NUOVA GOVERNANCE
PER CRESCERE
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